Diabete, glucagone spray gratis in Lombardia. La proposta dell’assessore Guido Bertolaso

Il farmaco, approvato da Aifa nel 2021, dallo scorso ottobre, è stato inserito in Classe C, quindi a carico del paziente. L’assessore punta a sostenere anche l'utilizzo dell'anticorpo monoclonale contro il virus sinciziale, responsabile della maggior parte delle bronchioliti dei bambini.

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Guido Bertolaso assessore regionale al Welfare in Lombardia

Milano, 1 agosto 2204 – “Porterò la questione del glucagone spray in giunta regionale nella prima seduta di settembre: l'impegno è di garantire la disponibilità di questo farmaco salvavita, in attesa dell'esito della negoziazione che sta portando avanti Aifa con l'azienda farmaceutica produttrice”. Con queste parole l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, è tornato a parlare del farmaco a base di glucagone venduto come spray nasale, utilizzato nei casi in cui un paziente diabetico sia in crisi ipoglicemica severa, complicanza acuta grave del diabete di tipo 1. Il farmaco, approvato da Aifa nel 2021, rientrava tra quelli in Classe A, quindi rimborsabili dal servizio sanitario nazionale ma, da ottobre 2023, è stato inserito in Classe C, quindi a carico del paziente.

Il glucagone spray Baqsimi resta gratuito per i pazienti diabetici dell'Emilia Romagna
Il glucagone spray Baqsimi

“È fondamentale che tutti i soggetti diabetici possano accedervi gratuitamente - ha proseguito Bertolaso - in modo da averlo a disposizione in caso di episodi di ipoglicemia grave, dal momento che la somministrazione tempestiva può salvar loro la vita. Intendo proporre nella stessa occasione di sostenere anche l'utilizzo dell'anticorpo monoclonale contro il virus sinciziale, responsabile della maggior parte delle bronchioliti dei bambini”.

Fare una tempestiva prevenzione con l'anticorpo monoclonale “ci permetterà finalmente di ridurre la diffusione di questo virus che ogni anno, soprattutto durante la stagione invernale, è causa di numerose ospedalizzazioni di bambini con conseguenze molto gravi, compresa purtroppo anche la possibilità di morte”, ha concluso l'assessore, sottolineando che, per quanto riguarda i finanziamenti, visto che si tratta di prodotti “destinati a salvare vite”, la Regione utilizzerà “i fondi che ci sono stati assegnati nel riparto appena concordato del fondo sanitario nazionale, a prescindere dal fatto che rientrino oppure no nei Lea”.