È stata accolta con sorpresa questo pomeriggio la grandinata fuori stagione che ha colpito diverse province dell’alta Lombardia. Chicchi di ghiaccio, scariche violente eppure di breve durata, carrozziere delle auto crivellate: caratteristiche e conseguenze che a una prima occhiata sembrerebbero tipiche della grandine. Eppure, ci dicono gli esperti, quella caduta dal cielo oggi non sarebbe grandine ma gragnola.
Cos’è la gragnola
La gragnola è costituita piccoli granuli di ghiaccio sferici (o conici) e opachi, con diametro fra i 2 e i 5 millimetri, simile a quello di una goccia di pioggia. La gragnola, tipicamente, cade da nubi cumuliformi. Può essere considerato un fenomeno atmosferico a metà fra la neve e la pioggia.
La gragnola è tipica delle stagioni invernale e di inizio primavera, quando le temperature superano di qualche grado lo zero termico.
Differenza con la grandine
La differenza principale rispetto alla grandine è che quest’ultima è composta da strati di ghiaccio più duri, spesso uniformi e trasparenti. Si forma tipicamente durante i temporali, all’interno dei cumulonembi. La gragnola, invece, è più friabile. Quando viene a contatto con il suolo spesso si spacca.