
Gratta e vinci
Mezzo miliardo. Cinquecento milioni di euro. Questa è la cifra che non è stata riscossa in oltre quattro anni e mezzo. Proprio nel giorno in cui impazzano le polemiche dopo il presunto furto del tagliando vincente del Gratta e Vinci da parte di un tabaccaio di Napoli, ecco il rapporto dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli: per le lotterie istantanee non sono stati riscossi ben 502 milioni di euro. Lotterie istantanee ovvero i Gratta e Vinci declinati nelle varie declinazioni. Il periodo preso in esame è quello degli ultimi cinque anni.
A chi vanno i soldi non reclamati? Alla comunità, verrebbe da rispondere. Il denaro non riscosso delle vincite per le lotterie istantanee va all'Erario e questo significa che viene "rimesso in circolo" dalle casse dello Stato in altre forme. Il 2019 è stato l'anno peggiore quanto a vincite non riscosse.
Le vincite non reclamate, che riguardono esclusivamente le lotterie istantanee terminate e non quelle in corso che non hanno invece scadenza per depositare il tagliando, due anni fa sono state pari a 213.251.928 milioni a fronte di vincite per 6.711.799.027 euro. Un dato in crescita rispetto al 2018, quando a fronte di premi pagati per 6.787.871.844 euro non ne sono stati reclamati 161.561.426. Tornando ancora indietro, nel 2017 le vincite sono state pari a 6.649.433.342 euro e i mancati reclami sono stati pari a 127.642.400 euro. Il 2020 è stato un anno in cui nessuna lotteria di quelle in corso è stata chiusa, per cui non esiste un dato annuo legato ai mancati reclami. Mentre gli incassi per i Gratta e Vinci sono state in linea con quelle degli anni precedenti: 6.002.674.273 euro. Nei primi otto mesi del 2021, infine, le vincite hanno già raggiunto i livelli degli anni precedenti, attestandosi a 6.067.101.032, mentre i mancati reclami per lotterie concluse si sono attestati, in questi 8 mesi, ad appena 9.699.654 euro.