REDAZIONE CRONACA

Ilaria Salis candidata alle Europee nelle liste di Avs. La conferma di Bonelli e Fratoianni. Il padre: “Non è una fuga dal processo”

L’accordo era stato inizialmente smentito dai due deputati. Poi nel pomeriggio la firma in carcere a Budapest, d’accordo con il padre Roberto

Milano, 18 aprile 2024 – La candidatura di Ilaria Salis alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno nelle liste di Avs, Alleanza Verdi e Sinistra è stata confermata. Dopo l’anticipazione di Simone Canettieri de Il Foglio, che aveva citato fonti diplomatiche a conferma del percorso partito giorni fa, è arrivata la nota di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni: "Alleanza Verdi e Sinistra in accordo con Roberto Salis ha deciso di candidare sua figlia Ilaria, detenuta in Ungheria, in condizioni che violano gravemente i diritti delle persone, nelle proprie liste alle prossime elezioni europee", si legge nella nota.

"In queste ore i gruppi dirigenti nazionali stanno discutendo le modalità di questa scelta che vuole tutelare i diritti e la dignità di una cittadina europea, anche dall'inerzia delle autorità italiane per ottenere una rapida scarcerazione in favore degli arresti domiciliari negati con l'ultima decisione dai giudici ungheresi – hanno dichiarato Bonelli e Fratoianni. – L'idea è che intorno alla candidatura di Ilaria Salis si possa generare una grande e generosa battaglia affinché l'Unione Europea difenda i principi dello stato di diritto e riaffermi l'inviolabilità dei diritti umani fondamentali su tutto il suo territorio e in ognuno degli stati membri".

Le parole di Bonelli e Fratoianni

"Il nostro è un gesto che può servire a denunciare metodi incivili di detenzione, soprattutto verso chi è ancora in attesa di un giudizio. In tal modo Europa Verde e Sinistra Italiana intendono portare nel futuro Parlamento europeo iniziative legislative per la salvaguardia dei diritti delle persone coinvolte in procedimenti penali in tutti i paesi dell'Unione – hanno concluso i leader di Avs. “Nei prossimi immediati giorni sarà convocata una conferenza stampa".

Sempre secondo il Foglio la firma di Salis è avvenuta nel pomeriggio in carcere a Budapest, dove la 39enne monzese è detenuta da oltre tredici mesi. Secondo il quotidiano, Salis sarà capolista nel collegio del Nord Ovest.

Ilaria Salis
Ilaria Salis

Le iniziali smentite di Bonelli e Fratoianni

Dopo che la notizia era trapelata in mattinata, il deputato Angelo Bonelli di Avs aveva smentito la notizia in diretta, nella trasmissione ‘L'aria che tira’ su La7.

Stessa cosa che aveva fatto Nicola Fratoianni, segretario di Avs, respingendo l’esistenza di un ''Piano Fratoianni'' per la candidatura di Ilaria Salis. “Non esiste nessun piano Fratoianni. Eviterei che su una persona nelle condizioni in cui si trova Ilaria Salis si scatenasse un surreale dibattito mediatico che non l'aiuta certamente. Avs annuncia le sue candidature in modo trasparente senza bisogno di costruire improbabili piani segreti".

Una risposta arrivata a un precedente articolo sempre de Il Foglio in cui si spiegava che “il padre di Salis, gli avvocati di Ilaria e la donna detenuta a Budapest (ovviamente non direttamente) sono in contatto con Fratoianni. Insieme valutano, ancora una volta, i pro e i contro di questa candidatura".

Dal canto suo, Eugenio Losco, l'avvocato milanese che in Italia segue Ilaria Salis ed era presente anche all'ultima udienza celebrata in Ungheria, interpellato dall'Adnkronos è stato sintetico ma puntuale. "Non so se Ilaria Salis ha scelto di candidarsi, se così fosse è una scelta personale che rispetto".

Il padre: "Non è una fuga dal processo"

"Ilaria assume questa decisione non come via di fuga dal processo ma per poterlo affrontare nella piena tutela dei suoi diritti. La strada politica decisa è la più coerente con il suo trascorso politico", ha spiegato Roberto Salis la decisione di sua figlia di candidarsi alle prossime europee con Alleanza Verdi Sinistra. "Ilaria ringrazia quindi sentitamente la Direzione di Alleanza Verdi e Sinistra ed in particolare Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni per la fiducia accordatagli", ha aggiunto.

Le condizioni di Ilaria Salis, in carcere a Budapest

Ilaria Salis è stata arrestata l’11 febbraio 2023 insieme ad alcuni militati antifascisti tedeschi per una serie di aggressioni a danno di alcuni estremisti di destra che, tra il 9 e il 12 febbraio, stavano festeggiando il Giorno dell’onore, una manifestazione in cui ogni anno migliaia di neonazisti celebrano il battaglione nazista che nel 1945 si oppose all’assedio di Budapest da parte dell’Armata Rossa. 

La sua detenzione ha sollevato moltissima indignazione a causa delle condizioni molto difficili, definite dalla famiglia e da diversi osservatori internazionali come “disumane”. Nell’udienza del 28 marzo il tribunale di Budapest ha respinto la richiesta di passare ai domiciliari in Ungheria presentata dai legali della 39enne.

Ma cosa succederebbe se venisse effettivamente eletta? La 39enne otterrebbe l’immunità parlamentare, grazie alla quale sarebbe scarcerata. Secondo il regolamento parlamentare infatti i suoi membri godono infatti di immunità, e non possono essere arrestati o sottoposti a restrizioni della loro libertà per tutta la durata del mandato, tranne nel caso in cui vengano fermati in flagranza di reato.