REDAZIONE CRONACA

Ilaris Salis, fotomontaggio del governo ungherese con l’eurodeputata in manette dietro le sbarre. E lei: “Democrazia illiberale, zittiscono gli oppositori politici”

Il post del portavoce di Orban dopo l’intervista dell’eurodeputata in tv a Che Tempo che fa: "Dovresti essere qui, non in televisione"

Il fotomontaggio pubblicato su X dal portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs

Il fotomontaggio pubblicato su X dal portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs

Milano, 10 febbraio 2025 - E’ ancora scontro tra Ilaria Salis e il governo ungherese che su X pubblica un fotomontaggio dell’eurodeputata dietro le sbarre.

L’intervista a Che Tempo che fa

A ridare vigore al fuoco mai spento è stata l’intervista di Ilaria Salis con Fabio Fazio a Che Tempo che fa. “Contro di me - ha detto l’eurodeputata - un processo politico. Se avessero avuto una prova, un filmato, un testimone, l'avrebbero portato in tribunale il giorno dopo" "Il problema è che più e più volte sono stata bersaglio di dichiarazioni molto pesanti rilasciate da esponenti del governo e anche dallo stesso presidente Orban". Dichiarazioni che la descrivono come "una delinquente - ha detto dice - una terrorista che merita una pena esemplare"

La reazione ungherese

E la risposta del governo ungherese arrivata quasi immediata via social dal portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, che ha pubblicato su X un fotomontaggio l'eurodeputata di Avs, Ilaria Salis, dietro le sbarre commentando la sua intervista da Fabio Fazio. "Dovresti essere qui, non in un televisione", è il testo a corredo dell'immagine.

La replica dell’eurodeputata

"Tale signore, in preda a una evidente frustrazione, si esprime in questi termini nei confronti di una cittadina italiana ed europea, di una deputata del Parlamento europeo. In un vero Stato di diritto, nessuno può essere dichiarato colpevole prima di un verdetto della magistratura. Ma in Ungheria, come ampiamente dimostrato, questo principio elementare appare del tutto estraneo al governo. C'è però qualcosa di ancora più inquietante: nella democrazia illiberale di Orban, gli oppositori politici non devono avere diritto di parola. Secondo il signor Kovacs, infatti, io non dovrei poter parlare in televisione ma stare in prigione", commenta Salis.

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"Ancora, lì dove ho già trascorso, da innocente, 15 mesi in via cautelare. Rinchiusa e trattata come un animale. Gli oppositori politici devono essere ridotti al silenzio, con la forza o, quando non è possibile esercitarla, con la minaccia", aggiunge. "Ogni volta che prendo parola, in Parlamento o sui media, vengo attaccata sistematicamente da esponenti del governo ungherese o dai loro alleati di estrema destra, che non si limitano agli insulti, ma arrivano a invocare per me una pena esemplare. Nonostante queste continue pressioni, continuerò' a testa alta a difendere gli ideali in cui credo. Oltre agli antifascisti, auspico che tutta l'Europa democratica comprenda la gravità di ciò che sta accadendo in Ungheria, un paese ormai in piena deriva autoritaria. Un pericolo per tutti noi".