LUCA BALZAROTTI
Cronaca

Immigrati, gestione al collasso: stipati in grandi centri dormitorio, solo uno su sei seguito con progetti

Prevale il modello dell’emergenza, anche se i numeri smentiscono la retorica delle ondate incontrollate: nel 2023 in Lombardia accolti stranieri pari al 0,18% della popolazione residente

Migranti a Milano

Migranti a Milano

Milano – La logica è quella dell’emergenza: grandi centri di raccolta sovraffollati, poche strutture che vadano oltre il requisito minimo di garantire cibo, vestiti e un letto, minori non accompagnati accorpati agli adulti.

Eppure, il report 2024 sull’accoglienza curato da ActionAid e Openpolis parte da un dato che smentisce la retorica delle ondate migratorie incontrollate: nel 2023 in Lombardia è stata accolta una quantità di stranieri pari allo 0,18% della popolazione residente. Il modello, però, non cambia. Solo il 16% dei migranti smistati dai centri di prima accoglienza viene gestito nelle strutture di accoglienza ordinaria, quelle del cosiddetto Sai (Sistema accoglienza integrazione) costituito dalla rete di enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono alle risorse del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A oggi solo uno straniero su sei può contare su programmi di accompagnamento e inserimento socio-economico. La maggior parte dei migranti, invece, è gestita nei Cas, i Centri di assistenza straordinaria, che dovrebbero essere attivati solo qualora non ci siano posti nelle strutture ordinarie.

Stando ai dati di ‘Centri d’Italia’, la prima piattaforma online accessibile a tutti per conoscere lo stato di ogni territorio, le presenze crescono più nei Cas che nella rete Sai. Eppure, in tutte le province della Lombardia, i posti vuoti sono complessivamente pari o simili a quelli occupati, risultato della differenza tra i minori arrivi (unite alle revoche del diritto d’asilo) e alla maggior concentrazione in poche strutture. Rispetto al 2022, in Lombardia si registra un aumento nei grandi centri di 2.194 letti, il 70,5% in più rispetto alla fine del 2022. Dei 45 centri con oltre 50 posti, oltre la metà è sovraffollata. A Brescia 3 dei 5 Cas con capienze elevate ospitano 111 migranti in più. Anche Bergamo concentra 110 esuberi nei 4 grandi centri. Nella Città metropolitana di Milano l’emergenza è ancora più accentuata: 421 persone in più in 10 Cas.

L’altra criticità riguarda i minorenni. Nel 2020 tutti i minori non accompagnati (Msna) si trovavano in strutture con servizi adeguati, tre anni dopo se ne trovano 84 allocati in centri per adulti. A fine 2023 ne sono stati inseriti 105: 63 nella Città metropolitana di Milano, 20 nel Lecchese e 10 a Sondrio. L’ultimo aggiornamento risale ad agosto 2024: 64 minorenni (16 anni compiuti) risultavano in Cas di adulti; 18 a Brescia, 13 a Pavia, 10 a Lecco, 9 a Milano.