Oristano, 25 luglio - Quasi 400 persone evacuate per tutta la notte, abitazioni danneggiate, un centinaio di ettari di territorio divorati dal fuoco. Non sono ancora stati domati gli incendi che hanno messo in ginocchio l'area del Montiferru, nell'Oristanese. Il gigantesco rogo divampato tra Bonarcado e Santu Lussurgiu, non è ancora stato domato e le fiamme si stanno dirigendo verso la costa. Sulla zona già dall'alba stanno lavorando centinaia di uomini a terra di Corpo forestale, Protezione civile, vigili del fuoco e volontari. In loro aiuto ci sono due Canadair e quattro elicotteri della flotta regionale, tra i quali il Super Puma.
- I numeri degli sfollati
- Il fuoco non dà tregua: i fronti aperti
- I residenti: "Cuglieri paese spettrale"
- Campo d'emergenza a Bosa
- Disagi sulle strade
- La richiesta del presidente Solinas
- Rinforzi dall'Europa
- La solidarietà di Draghi
I numeri degli sfollati
In nottata 200 cittadini di Cuglieri sono stati sfollati, con le fiamme che hanno raggiunto il paese. Solo questa mattina la situazione è lievemente migliorata e 120 persone circa hanno fatto rientro a casa. Paura anche a Sennariolo, che è stato completamente evacuato: 155 gli sfollati. Evacuate anche alcune abitazioni anche Tresnuraghes e Flussio. Mentre l'evacuazione di un centro turistico nella marina di Porto Alabe, sul litorale del Comune di Tresnuraghes, è stata disposta questa mattina dal sindaco Gian Luigi Mastinu, a causa del pericoloso avanzamento del fronte di fuoco che da ieri pomeriggio brucia i territori del Montiferru e della Planargia. Nel pomeriggio, ancora fiamme: è stato raggiunto il centro abitato di Scano Montiferro, dove le squadre dei vigili del fuoco sono state schierate a protezione di abitazioni e strutture: oltre 400 persone sono state evacuate. Massima attenzione anche a Macomer, dove il sindaco Antonio Succu ha invitato la popolazione a lasciare le campagne.
Campo d'emergenza a Bosa
Circa 150 persone, perlopiù anziani e bambini, sono ospitati nel campo allestito l a Bosa dal comitato locale della Croce rossa. Il campo è stato allestito in alcuni spazi esterni ed interni al caseggiato del liceo scientifico. A Bosa sono giunti anche altri volontari della Croce Rossa dai territori limitrofi, mentre è' stato lanciato un appello per la fornitura di generi di prima necessità'. Gli sfollati dovrebbero rientrare nelle loro abitazioni entro la serata di oggi. "Abbiamo già' chiesto ai vigili del fuoco di verificare l'agibilità degli immobili di diversi concittadini che ieri notte hanno dovuto lasciare il paese", ha dichiarato il sindaco di Cuglieri Gianni Panichi. "D'intesa con la polizia di Stato abbiamo disposto anche l'impiego di un pullman per il viaggio di rientro".
Il fuoco non dà tregua: i fronti aperti
Un altro fronte di fuoco ancora aperto è nella zona di Usellus dove accanto alle squadre a terra stanno operando due Canadair e un elicottero. Roghi attivi anche a Fonni, con due elicotteri della flotta regionale che stanno lanciando bombe d'acqua per arginare le fiamme e ad Arzana, dove in azione ci sono un Canadair e due elicotteri. Gli incendi che hanno interessato il territorio di Usellus e Villaurbana non hanno ancora raggiunto il territorio di Siamanna, fa sapere il Comune in una nota. Al momento non è stato possibile quantificare i danni, ma le fiamme hanno danneggiato sia abitazioni che aziende agricole.
I residenti: "Cuglieri paese spettrale"
Cuglieri è spettrale, uno scenario apocalittico". I residenti del paese dell'Oristanese sono ritornati alle proprie abitazioni ma hanno trovato una cittadina percorsa dal fuoco nella piazza centrale e tutt'attorno all'ex seminario. Le fiamme si sono spostate verso Tresnuraghes e ora chi ha giardini, orti e aziende in campagna sta verificando i danni nelle campagne: fienili distrutti dal fuoco, animali che non sono riusciti a scampare al fuoco, mentre altri sono stati messi in salvo. E a Tresnuraghes il presidente della Fondazione "Mont'e Prama" Anthony Muroni racconta di vigne e oliveti in fumo e di evacuazioni tra le 3 e le 4 del mattino con il paese in piazza. "Ancora non c'è una stima dei danni - dice Muroni - ma da quello che possiamo vedere temiamo che siano molto gravi. Ora vediamo le fiamme verso Santu Lussurgiu e San Leonardo, speriamo che si riesca ad arginarle"
Disagi sulle strade
Disagi lungo la statale 292 con detriti e alberi caduti, sul posto stanno operando gli agenti della Polstrada, mentre nei vari Comuni interessati dagli incendi hanno lavorato numerose pattuglie dei carabinieri e della Questura di Oristano che ha messo a disposizione anche un pullmino per le evacuazioni.
Rinforzi dall'Europa
Intanto dalla politica arriva l'appello del presidente della Regione Christian Solinas che chiede al governo "un sostegno economico immediato" per "un disastro senza precedenti". Elenca: "Diecimila ettari di vegetazione distrutti, aziende e case bruciate, bestiame ucciso". Macchina regionale mobilitata con 7.500 uomini, 20 mezzi aerei, 7 canadair e 13 elicotteri. La Protezione Civile, nel tardo pomeriggio, ha chiesto all'Unione europea il supporto di aerei per far fronte all'emergenza incendi in Sardegna e in particolare nell'Oristanese. E' emerso dalla riunione dell'Unità di Crisi del dipartimento. La richiesta riguarda tecnicamente, secondo quanto reso noto, "l'attivazione del Meccanismo unionale di Protezione Civile, che consentirà di far affluire velivoli in supporto all'Italia provenienti da altri Paesi". Da parte sua il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato su Facebook l'arrivo dei primi due Canadair dalla Francia. "Sono in contatto con il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, che ha tutto il nostro sostegno - ha scritto l'esponente pentastellato nel governo Draghi - Continuiamo a seguire gli sviluppi con grande attenzione. Massima vicinanza alla popolazione locale. Forza Oristano, forza Sardegna!". E allo stesso governo si è rivolto il governatore Christian Solinas, chiedendo "aiuti subito".
La solidarietà di Draghi
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, segue costantemente l'evolversi dei devastanti incendi in Sardegna. Il presidente esprime la propria piena solidarietà a tutta la popolazione colpita e il sostegno a quanti senza sosta si stanno prodigando negli interventi di soccorso.