Brescia - Greta Nedrotti è morta annegata. Questo il primo, parziale esito dell'autopsia eseguita nella mattinata di oggi, sabato 26 giugno, sul corpo della studentessa venticinquenne di Toscolano falciata e uccisa nella tarda serata del 19 giugno sul Garda insieme a Umberto Garzarella, 37 anni, da un motoscafo pirata al largo di Portese.
L'esame, durato quattro ore e rivelatosi più complesso del previsto, ha evidenziato molta acqua nei polmoni della giovane, che è stata ripescata a 98 metri di profondità, sul fondo del lago, dodici dopo il rinvenimento dell'amico. Greta presentava anche profonde ferite agli arti inferiori e un piede semi-amputato, ma stando al medico legale della Procura, Maria Cristina Russo, le lesioni non sono tali da aver provocato il decesso. Ha avuto esito negativo anche la Tac al collo della vittima, che non presenterebbe fratture o altre ferite letali.
L'ipotesi più accreditata da inquirenti e investigatori dunque è che la ragazza sia stata sbalzata in acqua dal motoscafo in corsa e poi appunto sia morta annegata. Dunque poteva forse essere salvata se i turisti si fossero fermati dopo l'impatto. Garzarella invece si ritiene sia deceduto sul colpo. L'esame autoptico ha rivelato che aveva l'aorta recisa e gravi ferite addominali. I due manager bavaresi, indagati a piede libero per omicidio colposo e omissione di soccorso, stando alla ricostruzione accusatoria di ritorno da una cena al ristorante poco dopo le 23 hanno travolto con il Riva Acquarama di uno di loro il piccolo gozzo di Garzarella, e poi hanno proseguito la corsa senza fermarsi fino alla nautica Arcangeli di Salò, dove hanno ormeggiato la potente imbarcazione.
All'arrivo, alle 23,35, la telecamera inquadra il proprietario mentre fatica a scendere dal motoscafo, barcolla e finisce persino nel lago. I due hanno infine concluso la serata in un bar del centro di Salò prima di tornare in albergo. Molti testimoni dopo l'incidente li avrebbero avvistati ubriachi. Uno dei due turisti però ha rifiutato di sottoporsi all'alcoltest disposto dalla Procura. L'altro - sembra quello che è stato inquadrato mentre scivolava nel lago - a più di dodici ore dai fatti è risultato negativo. "Non ci siamo accorti di nulla, pensavamo di avere urtato un tronco" si sono difesi loro durante l'interrogatorio. poco prima di rientrare a Monaco di Baviera.