Milano, 14 settembre 2020 - Il tanto atteso giorno è arrivato: questa mattina sono ricominciate le scuole, tra felicità, incertezze e preoccupazioni."Oggi è un giorno importante per tutta la comunità nazionale", ha detto il presidente del consiglio, Giuseppe Conte. "Ovviamente, l`ho detto, non ci nascondiamo - ha riconosciuto il capo del Governo - delle criticità. Continueremo un monitoraggio costante. Stasera confidiamo di ritrovarci a fare un primo bilancio, proseguiremo nei prossimi giorni, però siamo anche consapevoli che mai come quest`anno stiamo investendo nella scuola, a dispetto della pandemia". "Gli studenti hanno tanta voglia di tornare in classe e riappropriarsi della socialità", ha aggiunto il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina. E ha sottolineato: "Questo sarà un anno complesso, lo sappiamo, ma abbiamo lavorato tanto e costruito una strategia di prevenzione che funzionerà se ognuno farà responsabilmente la propria parte".
Soddisfatto Attilio Fontana, governatore della Regione Lombardia, regione tra le più colpite dal Coronavirus: "Sono soddisfatto innanzitutto perché la scuola è ricominciata. Ho sempre detto che era fondamentale che ricominciasse la scuola per dare una sensazione di ritorno alla normalità". "Presidi e personale scolastico hanno lavorato in modo molto positivo, anche se c'è qualche evidente problema nella copertura delle classi, problemi che avrebbero dovuto essere anticipati e invece sono stati ritardati creando" qualche disagio. "Lo dico da tempo - ha aggiunto - se ci fosse maggiore autonomia non vivremmo queste preoccupazioni". Il governatore ha espresso preoccupazione in merito alla mancanza degli insegnanti.
Primo bilancio positivo anche per il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala: " Direi che i primi segnali che abbiamo avuto sono di ingressi piu' o meno tranquilli ovunque. Adesso vogliamo vedere entro sera esattamente che istituti hanno aperto o quanti aprono, ma usando ancora l'alternanza tra studio a casa e nelle aule. Ci riserviamo nei prossimi giorni anche di fare chiarezza da questo punto di vista". Il sindaco ha quindi sottolineato che "c'e' stata indubbiamente una grande collaborazione e noi abbiamo cercato di accelerare molto, per esempio con i moduli prefabbricati, anche in una manutenzione ordinaria un po' straordinaria di tutto il patrimonio immobiliare esistente".
Milano
Rientro ordinato a scuola nella maggior parte degli istituti milanesi di ogni ordine e grado. Fuori dalle sedi file di studenti, tutti con la mascherina, che hanno atteso il loro turno per entrare negli edifici. Su circa 250 scuole elementari e medie di Milano, sono al momento solo sei le classi rimaste "fuori", le altre non hanno problemi. Si tratta delle classi della scuola elementare di via Graf che per oggi non riprendono dentro le aule. Domani e per tutta la settimana faranno lezione al parco vicino. Rientro in classe sotto i riflettori per gli studenti del liceo scientifico statale Luigi Cremona di Milano, dove alcuni alunni di una quinta si trovano già in isolamento a casa per avere frequentato un compagno risultato positivo al rientro dalle vacanze. "Oggi è un giorno importante per il Paese, quando si riapre la scuola si può dire davvero che stiamo ricominciando", ha detto il viceministro all'istruzione Anna Ascani arrivando all'istituto Cerisola di Milano dove ha dato il benvenuto agli alunni di prima elementare e ai loro genitori. "Non sarà semplice, sarà un anno diverso dal solito ma le nostre scuole - ha aggiunto - tornano a riempirsi di studenti. La scuola è degli studenti e per gli studenti. Quindi oggi è un giorno comunque bello, anche se c'è tanto da fare". Felice Paolo Limonta, assessore all'Edilizia scolastica del Comune e maestro elementare: Un giorno da festeggiare, da accompagnare, da assaporare, da celebrare, da applaudire".
Bergamo
"Primo giorno di scuola senza particolari criticità in città, a Bergamo: lo scaglionamento degli ingressi in classe ha consentito di ridurre la pressione sul trasporto pubblico, che nel frattempo è stato rinforzato con più corse, e di garantire il rispetto delle disposizioni anti Covid-19". Queste le parole del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, descrivendo il primo giorno di scuola. "A Bergamo siamo abituati a fare le cose per bene - ha aggiunto il primo cittadino - e così mi pare sia stato anche in questa occasione. L'Ufficio scolastico provinciale ha lavorato tutta estate, Ferragosto compreso, per comporre le graduatorie degli insegnanti, selezionare e reclutare quasi 4mila insegnanti che mancavano all'appello. Il Comune - ha sottolineato - si è fatto in quattro per far sì che le sedi scolastiche fossero adattate alle nuove esigenze di distanziamento fisico. Abbiamo fatto moltissimi interventi". Ad incoaggiare la Bergamasca anche Mariastella Gelminii, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, presente all'Istituto "Giulio Natta" e dell'Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie della vita di Bergamo. "In questa provincia ed in questa città, così duramente colpite dalla pandemia, la ripresa dell'anno scolastico ha un significato doppio. Ed è un dovere per i rappresentanti istituzionali di questo territorio essere qui oggi a sottolineare l'importanza di questa giornata ma anche a ricordare il prezzo altissimo che è stato pagato in termini di vite umane al coronavirus. Qui c'è una comunità ferita che ha saputo unirsi nella battaglia contro un nemico implacabile e che ha saputo rialzarsi".
Lodi
Un applauso per gli studenti è quello che è partito spontaneamente alla scuola secondaria di primo grado Cazzulani, nella zona della stazione ferroviaria di Lodi. Un'insegnante aveva appena finito di fare l'appello e gli ultimi ragazzi stavano, ordinatamente, entrando nell'istituto scolastico quando, commuovendo un pò tutti i presenti, è scattato un forte applauso da parte dei genitori presenti, a cui si sono uniti anche diversi insegnanti. All'Istituto comprensivo 'Lodi 5', invece, il dirigente scolastico Demetrio Caccamo ha rivolto un appello accorato non tanto agli studenti quanto alle loro famiglie. "Non sono preoccupato tanto per gli studenti o per gli spazi - ha detto -. Io sono, piuttosto, preoccupato per le famiglie. Vorrei un'azione educativa sui genitori. Perchè siano pronti a rispettare quanto decideremo, naturalmente sempre per il bene dei loro figli". Rassicurazioni da Antonello Risoli, dirigente scolastico dell'Itas Tosi di Codogno: "Nella mia scuola tutto il personale si è sottoposto a test sierologico".