MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Istituto Confalonieri: dopo i topi, defezioni e spostamenti

Aule sigillate per la disinfestazione: 250 bambini sparpagliati

La protesta dei genitori alla Confalonieri (NewPress)

Milano, 17 settembre 2019  – Aule del secondo piano sono state messe a disposizione per ridurre i disagi, mentre è in corso la disinfestazione nella parte «contaminata dai topi» che ha costretto a cercare spazi alternativi per circa 250 bambini. Restano i cumuli di macerie e vecchi arredi nei sotterranei, “casa” allettante per i ratti. Questa, in sintesi, la situazione di ieri alla scuola primaria statale Lambruschini di via Crespi 1, Istituto comprensivo Confalonieri in zona Maciachini, con circa 400 alunni ai quali si uniscono gli studenti della secondaria di primo grado Pavoni. «Diverse famiglie – spiega Maurizio Codogno, papà, del Consiglio d'istituto – hanno preferito tenere i propri figli a casa anche ieri, non avendo rassicurazioni sulla situazione igienico-sanitaria».

Per qualcuno, quindi, la campanella del nuovo anno scolastico non è ancora suonata. Il caso era esploso giovedì, primo giorno di scuola, con la protesta di mamme e papà innescata dalle foto di carcasse ed escrementi di roditori trovati nei giorni precedenti in due aule del primo piano, corridoio e cortile: a infiammare gli animi, il fatto di non aver avuto garanzie sulla sicurezza degli ambienti. Da qui l'ispezione urgente di Nas, Ats, Amsa, responsabile sicurezza dell'istituto, funzionari del Comune e altre figure, e la decisione di chiudere tutta la porzione della scuola interessata dai ritrovamenti per consentire derattizzazione e bonifica. Significa chiusura di un'ala della scuola per circa 15 giorni e 10 aule “off limits”. Circa 250 bimbi sono quindi stati spostati provvisoriamente in altri luoghi all'interno dello stesso plesso.

«C'è  di buono – commentano alcuni genitori – che sono arrivati due nuovi commessi, per incrementare le pulizie. Adesso aspettiamo che si concluda l'intervento di bonifica: ci vorranno almeno altri dieci giorni, ma non è detto che i nostri bambini potranno tornare subito nelle loro aule: l'Ats dovrà prima verificare che ci siano le condizioni. Noi naturalmente auspichiamo di sì».

Resta da sciogliere  il nodo sotterranei, pieni di detriti, polvere e vecchi arredi. Il Comune, che è proprietario dei muri, al quale compete la derattizzazione, aveva già spiegato che Amsa non aveva potuto procedere subito per la presenza di ingombranti negli scantinati, che deve essere la scuola a rimuovere. Il suggerimento: utilizzare i fondi del piano di piccola manutenzione ordinaria, messi a disposizione dal Comune per le scuole statali. La dirigente Luisa Martiniello però la pensa diversamente: «Non posso utilizzare quei fondi per far rimuovere ingombranti e detriti, perché rappresentano 'materiale speciale' depositato lì nell'arco di anni (io dirigo la scuola da un anno). Stiamo cercando di capire, insieme agli uffici competenti, come procedere. Io nel frattempo ho chiesto la bonifica totale della scuola, compresa la rimozione del guano di piccioni dal sottotetto. Non voglio che la negligenza di anni ricada su di me».