STEFANIA TOTARO
Cronaca

Lissone, baci ed effusioni con la studentessa 16enne: chiesti 3 anni e 10 mesi per il professore

L’insegnante, accusato di atti sessuali con una minorenne, si difende: “Mi dispiace, ero davvero innamorato di lei”

Tribunale di Monza

Tribunale di Monza

Lissone (Monza Brianza), 24 giugno 2024 - "Mi dispiace, ma ero davvero innamorato di lei e le voglio ancora bene". Ma la pubblica accusa chiede la condanna a 3 anni e 10 mesi di reclusione per l'ex professore di italiano 60enne imputato di avere abusato sessualmente di una sua studentessa di 16 anni.

L'insegnante di un istituto tecnico superiore di Lissone, in Brianza, che era stato licenziato dalla scuola e ora è in pensione, è accusato di atti sessuali con una minorenne. Il 60enne è rimasto insieme alla moglie (da cui ha avuto due figli), a cui sostiene di avere comunque ai tempi confessato la sua intenzione di lasciarla per mettersi con la ragazzina di cui era "innamorato". Ma, precisa, senza spingersi oltre ad appassionate effusioni. La ragazza, nel frattempo diventata maggiorenne, si è costituita parte civile al processo al Tribunale di Monza.

La vicenda risale al giugno del 2019, quando un compagno di classe della 16enne ha scattato una foto con il telefonino nel bagno della scuola alla ragazza mentre baciava il professore di italiano tenendogli la testa tra le mani. Lo scatto è arrivato prima a un'altra insegnante, poi alla direzione scolastica, che ha presentato una denuncia. Il professore è accusato di avere abusato del potere connesso alla sua posizione di docente per indurre a compiacerlo l'adolescente, che a 16 anni la legge considera consenziente. E anche di avere manomesso il registro elettronico della scuola per fare risultare regolarmente in classe la studentessa mentre invece si trovava in sua compagnia in un locale adibito a deposito, dove sarebbero avvenuti, secondo l'accusa, almeno due incontri sessuali. La sentenza a novembre.