Monza, 18 dicembre 2022 - Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia chiede la lista dei "calabresi di provenienza e/o nascita" a diverse anagrafi brianzole, da Desio a Mezzago, passando per Barlassina, e scoppia il caso. A firmare la e-mail in arrivo dal suo indirizzo istituzionale al Pirellone è Federico Romani, figlio dell’ex ministro dello Sviluppo economico Paolo, fedelissimo di Silvio Berlusconi, ed ex senatore di Forza Italia. Lui, classe 1983, una laurea in Economia aziendale alla Bocconi e un master in management dei media, parla "di una svista".
Forse non sua, "ma dello staff". "Avevo chiesto ai miei collaboratori di raccogliere indicazioni su diverse comunità per capire le esigenze di tutti e fornire a ciascuno il resoconto della mia attività di questi anni – spiega l’ex azzurro passato al partito di Giorgia Meloni nel febbraio 2020 –. Volevamo organizzarci per target, nient’altro. Probabilmente c’è stato un errore di forma. Ma la stessa richiesta è stata fatta per chi ha origini cosentine, di recente ho incontrato i sindaci di quell’area, e persino per chi ha il mio stesso cognome. O per le comunità straniere. Ci siamo rivolti ai consolati pakistano e marocchino chiedendo sempre i riferimenti dei loro connazionali. Stesso discorso per i sardi. In Brianza ci sono alcuni gruppi radicati e organizzati, volevo solo raccogliere le loro istanze. Era mia intenzione organizzare eventi elettorali con le diverse realtà". Dinieghi dai servizi demografici: la legge, escluse finalità statistiche e di indagine, vieta ai funzionari di rivelare dati sensibili. Il politico dovrà fare tutto da solo.