CARLALBERTO BIASINI
Cronaca

Lite nella casa di famiglia. Davide, ucciso dal nipote con un fendente alla gola

Conforto, 62 anni, è morto dissanguato. Ad accoltellarlo il 24enne Luca Iannello. Dopo l’omicidio il giovane ha atteso ore prima di costituirsi. Giallo sul movente.

Lite nella casa di famiglia. Davide, ucciso dal nipote con un fendente alla gola

Lite nella casa di famiglia. Davide, ucciso dal nipote con un fendente alla gola

POGGIRIDENTI (Sondrio)

Una casa grande di famiglia a pochi chilometri da Sondrio. Parcheggiata all’esterno, un’utilitaria Citroen di color rosso, molto ammaccata. Tutto è circondato da un giardino, tanto trascurato. Lì, dopo un omicidio in ambito familiare, un giovane ha atteso le forze dell’ordine.

Il teatro è Poggiridenti, 1.800 abitanti a due passi da Sondrio. Nel tardo pomeriggio di sabato, i carabinieri della Compagnia del capoluogo valtellinese, con il supporto del reparto investigativo del Comando provinciale, hanno arrestato per omicidio volontario Luca Iannello, 24 anni, residente a Sondrio. Il giovane, nelle ore precedenti, al culmine di una discussione sorta per ragioni in corso di accertamento, aveva aggredito in casa lo zio materno, colpendolo mortalmente con vari fendenti al torace ed alla gola, utilizzando un grosso coltello da cucina. La vittima è deceduta sul colpo e il nipote, apparentemente in stato confusionale, dopo l’omicidio ha vagato per diverse ore, decidendo infine di chiamare il 112 dichiarando di volersi costituire.

I carabinieri della Stazione di Ponte in Valtellina, che per primi sono arrivati sul posto, insieme al personale sanitario, hanno trovato il giovane che li stava attendendo fuori dall’abitazione dello zio, e hanno rinvenuto al piano terra il corpo esanime della vittima, Davide Conforto, 62 anni (agli uomini dell’Arma risulta disoccupato). La scena del delitto è stata isolata ed i carabinieri specializzati del Comando provinciale hanno eseguito i rilevi tecnici. I militari hanno acquisito le prime informazioni dal giovane e, alla luce degli elementi raccolti, nelle ore notturne lo hanno condotto nella caserma di Largo Sertoli, dove lo hanno dichiarato in stato di arresto per il reato di omicidio volontario.

Ieri mattina il giovane è stato portato nel carcere di Sondrio, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nella notte, considerata la delicatezza del caso, sulla scena del delitto è anche intervenuto il sostituto procuratore della Repubblica Daniele Carli Ballola per valutare le prime informazioni acquisite e coordinare i rilievi. Le indagini intanto proseguono per approfondire la dinamica del delitto e chiarire il movente. La salma è stata trasportata nella camera mortuaria dell’ospedale del capoluogo per l’autopsia che verrà disposta dalla Procura della Repubblica diretta da Piero Basilone.

Davide Conforto abitava nella casa dei genitori, entrambi scomparsi, ma conduceva una vita ritirata. Era un esperto informatico. Il giovane finito in cella è figlio di una pediatra e di un musicista.