Ci fosse anche la neve sarebbe tutto perfetto, ma anche così la stagione sciistica in Lombardia è iniziata sotto i migliori auspici, con il ritorno sulle piste degli appassionati lombardi e di tanti stranieri che fa ben sperare. Destinata ad aumentare, per effetto dell’inflazione e dell’aumento dei costi, la spesa media giornaliera che l’anno scorso è stata di 118 euro al giorno. L’obiettivo per gli operatori turistici è ripetere e se possibile superare il numeri della scorsa stagione: 5,4 milioni di sciatori e una media di 4,7 giorni di pernottamento in alberghi e resort del comprensorio Alpino e Prealpino, con una spesa turistica complessiva di oltre 633 milioni di euro.
Di sicuro chi sceglierà la montagna dovrà prepararsi a spendere, anche se le offerte non mancano, soprattutto in queste prime settimane di apertura ad esclusione naturalmente del prossimo weekend che cade proprio nelle festività di Sant’Ambrogio (7 dicembre) e Immacolata (8). Tante le offerte tra ’last minute’ e coda del ‘black friday’, amplificate da app e social. Il consiglio, per chi vuole risparmiare, è sempre quello di informarsi prima e studiare le soluzioni migliori in base alle proprie esigenze. Ad esempio prediligendo i giorni infrasettimanali rispetto al weekend nei periodi di media e bassa stagione si possono ottenere sconti anche del 30%. Compensando così gli aumenti che in Lombardia, ma non in tutte le località, sono cresciuti del 3,89%. Una giornata sugli sci in alta stagione per un adulto a prezzo pieno a Livigno costa 66,50 euro, 65 a Ponte di Legno, 59 a Bormio, 65 sull’Adamello, 55 a Chiesa Valmalenco, Madesimo e Chiavenna. Per risparmiare basta andare in Val Palot dove il giornaliero costa 29 euro nei festivi e 24 nei feriali, oppure in Valtorta, 37 euro che scendono a 35 acquistandolo il giorno prima online. Un modo per sciare anche con un budget più modesto dei 186 euro che gli esperti di Altroconsumo hanno calcolato come spesa per una famiglia di tre persone solo con gli impianti di risalita.
Un altro modo per ottimizzare le spese è attivare la card Ski’n messa a punto dalla Regione con la collaborazione di Anef Ski Lombardia, l’associazione dei gestori dei 27 comprensori sciistici regionali che insieme contano oltre 300 impianti e 900 chilometri di piste. Attraverso un’unica card che si può attivare online e poi ritirare sulle piste sarà possibile saltare le code. Quest’anno lo si potrà attivare in modalità “pay per use”, associandolo alla propria carta di credito e pagando così a seconda del suo utilizzo, entro un soglia di 1.140 euro per la stagione invernale. O si potrà associare a un abbonamento stagionale, valido in tutti i comprensori, di 1.040 euro, con sconti per i maestri di sci (450 euro) e i giovani sportivi iscritti alla Fisi (680 euro per tutti i ragazzi dopo il 2003).
Per chi non scia e non cerca (talvolta invano) la magia della neve, restano le città. Milano tra arte e shopping è diventata negli anni una delle mete più popolari del Paese, terza in assoluto dopo Roma e Venezia. Nell’Area urbana (con l’hinterland e Monza-Brianza) tra dicembre 2023 e febbraio 2024 sono arrivati 2,5 milioni di turisti, quest’anno si punta a superare i 3 milioni. E questa settimana c’è l’onda di Artigiano in Fiera, la kermesse che ha aperto sabato a Rho vuole sfondare la soglia del milione di ingressi.