Sono sei le vittime di femminicidio in Lombardia dall’inizio dell’anno. Le sei donne sono state uccise nelle province di Varese, Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova. A riferirlo l'assessora lombarda a Famiglia e Solidarietà sociale Elena Lucchini nel corso di un'informativa tenuta oggi a Palazzo Pirelli. Si moltiplicano infatti le iniziative in questi pochi giorni che mancano al 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Vittime di violenza prese in carico, quasi 6mila
Lucchini fornisce anche i numeri per quel che concerne l'assistenza messa in campo dalla Regione. Le statistiche dei centri antiviolenza regionali riferiscono che nell'intero 2023 sono state prese in carico 5.810 donne. La maggior parte delle vittime sono donne occupate stabilmente, il 45,3% de casi (disoccupate nel 20,76%), con una formazione scolastica media o medio alta. Sul piano personale, il 42% delle donne è nubile, mentre il 40% è coniugato. Le fasce d'età più colpite sono quelle tra i 35 e i 44 anni per il 28,7% e 45 e 54 anni per il 24%. Inoltre il 53% delle donne assistite ha figli minori. Le forme di violenza subita includono quella psicologica il 31%, fisica il 23%, le minacce, la violenza economica e lo stalking, spesso in contesti familiari, con il marito che risulta autore della violenza in un terzo dei casi.
25 novembre: “No a connotazioni ideologiche o peggio”
“È mio dovere ribadire - osserva l’assessora - che Regione Lombardia intende rinnovare il proprio impegno nella lotta contro la violenza di genere, una sfida che richiede la collaborazione di tutti gli attori coinvolti", mentre il 25 novembre, "deve essere un'occasione per unire e non per dividere", perché "solo lavorando fianco a fianco potremo continuare a costruire una Lombardia in cui ogni donna si senta sicura e rispettata, dove la parità e il rispetto siano valori fondanti della nostra quotidianità e dove un giorno si possa finalmente dire che la violenza di genere appartiene al passato", ma soprattutto "non possiamo permettere che questa giornata assuma delle connotazioni ideologiche o peggio alimenti contrapposizioni sterili tra uomini e donne". Le sue parole sembrano rivolte alla polemica innestata a livello nazionale dalle parole del Ministro Valditara, ieri, a margine della presentazione, in Parlamento, della Fondazione Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio, da parte del papà Gino, ad un anno dal ritrovamento del corpo della giovane, dilaniato dalle coltellate inflittele a morte dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Il Ministro ha negato l’esistenza, oggi, del patriarcato e fatto riferimento ad un presunto aumento dei crimini contro le donne legato alla crescita dell’immigrazione. Ancor oggi le polemiche non si sono placate.
Nasce l’Osservatorio su Orfani speciali
Sempre a Palazzo Lombardia è stato presentato oggi l'Osservatorio nazionale indipendente sugli orfani speciali. L'iniziativa, nata dall'esperienza di Telefono Donna Italia, ha l'intento di monitorare e sostenere i figli delle vittime di femminicidio, i cosiddetti orfani speciali, e ha come missione quella di sensibilizzare istituzioni e cittadini sulle sfide emotive, sociali ed economiche di queste bambine e bambini, fornendo loro assistenza concreta. Grazie al suo comitato scientifico, l'Osservatorio lavorerà per promuovere ricerche e influenzare le politiche pubbliche per migliorare il sistema di welfare e garantire diritti e servizi adeguati alle vittime invisibili della violenza domestica. Fra gli obiettivi: sostenere le famiglie affidatarie, formare gli operatori dei servizi, definire linee guida operative replicabili, elaborare ricerche socio-statistiche sul fenomeno.
Osservatorio orfani speciali: il numero da chiamare
Da domani, 20 novembre 2024, gli Orfani Speciali e le loro famiglie affidatarie troveranno ascolto e saranno sostenuti nel percorso di superamento del trauma tramite colloqui psicologici, di orientamento legale e incontri di gruppo. Il centro sarà attivo presso la sede di Telefono Donna Italia all'interno dell'Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda con una linea di ascolto dedicata attiva 24h su 24 che risponde al numero 392 7723210.
“Sostegno per gli orfani di femminicidio”
Stefania Bartoccetti, fondatrice di Telefono Donna Italia e presidente dell'Osservatorio ha dichiarato: "Vogliamo analizzare le problematiche specifiche di questi bambini, collaborare con le Istituzioni per fornire risorse alle famiglie e ai professionisti coinvolti. Il nostro obiettivo è monitorare la condizione degli orfani di femminicidio, promuovere politiche di sostegno, campagne di sensibilizzazione e raccogliere dati aggiornati per favorire interventi efficaci". La presentazione a Palazzo Lombardia è stata arricchita dagli interventi di Fabio Roia, presidente del Tribunale di Milano; Alessandra Tripodi, viceprefetta di Milano e Riccardo Bettiga, garante per l'infanzia, adolescenza e vittime di reato di Regione Lombardia.
Il 25 novembre un protocollo
"Abbiamo voluto ospitare negli spazi di Regione Lombardia la presentazione del primo Osservatorio Nazionale Indipendente sugli Orfani Speciali per testimoniare la nostra costante attenzione ai bisogni dei minori vittime di violenza e degli orfani speciali per i quali è necessario potenziare il sostegno sociale e psicologico per una corretta presa in carico", ha dichiarato l'assessora Elena Lucchini. L'esponente della Giunta lombarda, ha ringraziato l'associazione Telefono Donna Italia, una realtà "che svolge la sua attività con dedizione e competenza al fianco di medici, psicologi, assistenti sociali, operatori delle Reti Antiviolenza, avvocati a supporto delle donne e dei loro figli". E che ora, ha osservato Lucchini, "ha saputo affrontare e riflettere su un tema tanto doloroso". Le garanzie per gli orfani di femminicidio previste dalla legge, ha sottolineato l'assessore Lucchini, "non devono restare solo sulla carta. Questi piccoli, spesso questi adolescenti, non devono restare invisibili. Lo sforzo deve essere indirizzato a garantire loro le adeguate tutele. Proprio per questo abbiamo previsto di adottare un protocollo che verrà sottoscritto il prossimo 25 novembre in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza".
La testimonianza di Andrea Carnevale
L'evento si è chiuso con una toccante testimonianza dell'ex calciatore e orfano speciale Andrea Carnevale e con un dibattito al quale hanno partecipato Laura Zoppini, direttrice socio sanitario Asst Ospedale Niguarda; Laura Parolin, presidente Ordine degli psicologi della Lombardia; Paola Acquaro, psicologa e psicoterapeuta Telefono donna; Ernesto Sarno, avvocato penalista Telefono Donna; Carla de Albertis, Fondazione Bambini nel cuore; Michele Catarinella, governatore Rotary club distretto 2041; Rossella Vitali, governatrice Lions club Milano Città metropolitana; Elena Demarziani, presidente comitato Pari opportunità Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano.