LUCA BALZAROTTI
Cronaca

Lombardia, quanti soldi bruciati nel gioco d’azzardo: due miliardi in fumo in sei mesi

Trend in crescita, boom per slot e gratta e vinci. Ma quasi la metà si concentra ormai su internet

Slot machine in un bar

Slot machine in un bar

Milano – Due miliardi di euro persi tra slot machine, lotterie istantanee e l’online. I lombardi li hanno bruciati in sei mesi, i primi del 2024: oltre 1,6 miliardi nel gioco fisico (le sale con i videoterminali o i gratta e vinci acquistati in bar e tabaccherie), poco più di 200milioni in quello che viene archiviato come gioco telematico confinato su internet.

La stima è ovviamente al ribasso perché queste somme arrivano dalla prima elaborazione a livello locale (con dettaglio per Comune) dei dati di Adm, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Si tratta, quindi, solo del gioco d’azzardo legale e tracciato, che Filippo Torrigiani, consulente della commissione parlamentare antimafia e di Cnca (Coordinamento nazionale comunità Accoglienti), rete associativa di enti del terzo settore, ha analizzato a 360 gradi. Nei primi sei mesi, i lombardi hanno messo nel gioco oltre 12 miliardi, con una sostanziale parità tra i luoghi fisici (6,3 miliardi) e il web (poco meno di 6). Il trend è in crescita anche se occorre attendere il dato definitivo di tutti i canali del 2024 per un confronto preciso col 2023, quando la cifra raggiunse quasi 23 miliardi (12,4 il gioco fisico, 10,4 quello telematico).

Da gennaio a giugno, nell’ultimo anno la provincia di Bergamo ha bruciato 181 milioni tra slot machine, gratta e vinci, lotto e simili, 30mila euro online. Nel Bresciano sono andati in fumo 208 milioni nel gioco fisico e 36mila euro in quello virtuale, nel Comasco 111 milioni e 19mila euro. A Cremona la differenza tra gli importi giocati e le vincite è stata di 51mila euro a cui ne vanno aggiunti altri 10 dalle prove sul web. Lecco, Lodi e Mantova hanno contribuito ad alimentare le perdite rispettivamente con 44mila, 32mila e 57mila euro dal gioco fisico e 8mila (Lecco e Lodi) e 10mila euro (Mantova) dal quello telematico.

Milano è (per dimensioni) la provincia che gioca di più: 2,1 miliardi nelle sale slot, nei centri scommesse e nelle tabaccherie, 2,3 online. Qui la spesa su internet ha superato quella nei locali deputati all’azzardo, unico caso in Lombardia. Il denaro bruciato nel Milanese ha superato il mezzo miliardo (556 milioni) soltanto nel gioco fisico a cui si aggiungo 112mila euro persi in rete. La provincia di Monza e Brianza ha lasciato 139mila euro alla filiera dell’azzardo fisico, 27mila euro a quella digitale. I pavesi, invece, hanno perso 86mila euro tra slot e concorsi e 3mila tramite smartphone o computer. La Valtellina è l’area dove l’azzardo mostra i numeri più bassi, nonostante i 130 milioni del gioco fisico e i 106 di quello telematico non siano da sottovalutare in un territorio esteso ma dalla densità abitativa bassa: i soldi persi sono stati complessivamente 40 milioni (36 nel gioco fisico, 4 sul web), un quinto di quanto speso. A Varese, infine, sono andati in fumo rispettivamente 141 e 27 milioni.