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La Lombardia è la regione con più stranieri d’Italia: sono un quarto degli studenti (ma 1 su 10 è nato qui)

I dati della fondazione Ismu sulla popolazione non italiana. La maggior parte sono in provincia di Milano, seguono Brescia e Bergamo. Ma come si acquisisce la cittadinanza?

Stranieri a scuola

Stranieri a scuola

Milano – Con il 12 per cento di popolazione straniera, la Lombardia è la regione più multiculturale d’Italia. E questo vale soprattutto nelle scuole di ogni ordine e grado, dove un quarto degli alunni non hanno la cittadinanza italiana. A rivelarlo è l’ultimo rapporto della fondazione Iniziative e studi sulla multietnicità (Ismu). Al primo gennaio 2024 nella regione erano circa 1,2 milioni i residenti stranieri, in aumento rispetto all'anno prima del 2,3 per cento, mentre gli studenti non italiani iscritti a scuola sono quasi 232 mila

Le province più attrattive

Nel 2023 hanno acquisito la cittadinanza italiana all’incirca il 4,4 per cento degli stranieri residenti in Lombardia. Più di due quinti vive in provincia di Milano (il 40,5 per cento) e poi, a seguire, il 12,8 per cento in provincia di Brescia e il 10,3% in provincia di Bergamo, con all’ultimo posto la provincia di Sondrio (0,9). Lodi è la provincia più giovane con un quarto di stranieri minorenni e solo il 4,4 per cento di over 65, mentre la percentuale più alta di stranieri in età lavorativa è a Milano (77,9 per cento) e di over 65 in provincia di Varese (7 per cento). 

Le difficoltà delle scuole multiculturali

La multiculturalità nelle scuole, sebbene rappresenti un’opportunità di arricchimento culturale, porta con sé una serie di difficoltà che il sistema scolastico fatica a gestire in modo efficace. Molti studenti di origine straniera arrivano in Italia con una conoscenza limitata dell’italiano e spesso le scuole spesso non dispongono di risorse sufficienti per offrire corsi di italiano L2 adeguati.

Gli studenti di famiglie migranti possono trovarsi in situazioni di svantaggio economico e sociale, con un accesso limitato a strumenti educativi come libri, computer e supporto extrascolastico e questo aumenta il rischio di dispersione scolastica. La convivenza tra culture diverse può generare episodi di discriminazione e difficoltà relazionali tra studenti, dinamica nel quale la scuola deve  svolgere un ruolo attivo nella promozione dell’inclusione e nel contrasto a pregiudizi e stereotipi.

Come si acquisisce la cittadinanza

In Italia, la cittadinanza può essere acquisita principalmente per ius sanguinis, ovvero per discendenza da almeno un genitore italiano, indipendentemente dal luogo di nascita. I figli di cittadini stranieri nati in Italia possono richiedere la cittadinanza solo dopo aver risieduto legalmente e ininterrottamente nel paese fino ai 18 anni, presentando domanda entro un anno dal raggiungimento della maggiore età. La cittadinanza può essere ottenuta anche per naturalizzazione, dopo dieci anni di residenza continuativa per i cittadini extracomunitari (ridotti a quattro per i cittadini dell’Unione europea), dimostrando reddito sufficiente e assenza di precedenti penali. Un’altra via è il matrimonio con un cittadino italiano, che consente di fare richiesta dopo due anni di residenza in Italia (ridotti a uno in caso di figli in comune). Infine, esistono casi particolari di concessione della cittadinanza per meriti speciali o per servizio allo Stato.