Milano - Sembrerebbe scongiurato (ma per la certezza bisognerà attendere i dati del monitoraggio di domani) il passaggio della Lombardia in zona arancione. Oggi con un totale di 153.143 tamponi effettuati sono 33.676 i nuovi positivi al Covid in regione nelle ultime 24 ore, per un tasso di positività che sale al 21,99% (mentre ieri era al 16,37%). Salgono le persone ricoverate nei reparti ordinari (+41 per un totale di 3.719) e anche i ricoverati in terapia intensiva (+6 per un totale di ricoverati di 271). Pesante anche il bilancio dei decessi; 131 le persone morte a causa del Covid nelle ultime 24 ore in Lombardia. Per quanto riguarda le province Milano è la più colpita con 9.644 nuovi casi di cui 3.760 a Milano città.
Nonostante il tasso di positività in crescita per la Lombardia l'ingresso in zona arancione, almeno per questa settimana, sembra scongiurato anche se l'ufficialità arriverà soltanto domani. Rispetto a venerdì scorso il tasso di riempimento delle terapie intensive è sceso dal 17 al 15% , quindi resta sotto la soglia limite del 20%. Questo anche per effetto dell'aumento dei posti letto attivabili nelle rianimazioni Covid disposto nei giorni scorsi dalla Regione, che sono passati da 1530 a 1810. L'occupazione delle terapie intensive è l'unico dei tre parametri di riferimento per determinare la fascia di colore della regione rimasto entro la soglia della zona gialla. In area medica infatti la percentuale si attesta al 35% mentre l'incidenza dei nuovi positivi ogni 100 mila abitanti resta ancora sopra i 2000 (il limite è 150). Per passare alla zona arancione occorre superare tutti e tre i parametri.
Sul fronte del sistema dei colori è intervenuto oggi il governatore lombardo Attilio Fontana: "Il sistema delle zone ha funzionato nelle prime fasi della pandemia e prima degli effetti della campagna vaccinale, ora va sicuramente rivisto. Le vaccinazioni stanno dimostrando di mitigare e prevenire l'effetto della malattia da Covid. Chiediamo al Governo di rivedere i parametri e mettere a punto un sistema che consenta da un lato di monitorare l'andamento della pandemia, ma anche di convivere con il virus". Non solo. Secondo Fontana è "assolutamente necessaria anche una semplificazione delle regole su isolamenti e quarantene che di fatto stanno producendo gli stessi effetti di un lockdown, con centinaia di persone asintomatiche costrette a casa. I cittadini hanno mostrato grande senso di responsabilita', si sono vaccinati, l'evidenza ci sta dimostrando che questo ha migliorato la situazione, ora lasciamoli liberi di tornare alla vita". Sul fronte vaccini domani, come ha annunciato la vice presidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare Letizia Moratti, verrà replicata la 'vax night' all'ospedale di Sesto San Giovanni che somministrerà dosi dalle 21 alle 8.
Anche se la permanenza della Lombardia in arancione sembrerebbe sicura potrebbero arrivare novità dal monitoraggio settimanale Covid di domani: i dati sui ricoveri dell'Agenas, aggiornati a stasera, indicano che 5 Regioni rischiano di finire in zona arancione, raggiungendo la Val d'Aosta. Due hanno parametri oltre soglia sia per i ricoveri ordinari (il cui limite è al 30%) che per le intensive (al 20%): si tratta del Friuli Venezia Giulia, con i ricoveri al 34% e le intensive al 23%, e l'Abruzzo, rispettivamente al 32% e al 22%. Altre tre hanno superato un parametro e sono al limite sull'altro: Piemonte (ricoveri sul filo proprio al 30%, intensive al 23%), Lazio (30% e 21%) e Sicilia (37% e 20% di intensive, quindi al limite). Si dovrebbe salvare dalla zona rossa la stessa Val d'Aosta, con i ricoveri ordinari addirittura al 55% ma le intensive al 18%, mentre la Puglia e la Sardegna potrebbero lasciare la zona bianca per finire in giallo. Domani valuterà la Cabina di Regia, e nel caso arriveranno le relative ordinanze del ministro Speranza.