REDAZIONE CRONACA

Lombardia in zona gialla: ordinanza firmata, ecco la nuova mappa delle regioni / Pdf

E' ufficiale: la misura in vigore da domenica 13 dicembre. Spostamento di fascia anche per Piemonte, Basilicata e Calabria. Cambiano i divieti sugli spostamenti, i ristoranti e i negozi. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5

Lombardia zona gialla: regole più soft per i locali

Lombardia zona gialla: regole più soft per i locali

Milano, 11 dicembre 2020 - Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato sulla base dei dati della Cabina di Regia riunitasi oggi, una nuova ordinanza con cui si dispone l'area gialla per le regioni Lombardia, Basilicata, Calabria e Piemonte. L'ordinanza sarà in vigore da domenica 13 dicembre. "Un risultato raggiunto grazie ai comportamenti virtuosi di tutti i lombardi, che ancora una volta ringrazio" ha detto il governatore della Regione Attilio Fontana, sottolineando di "continuare su questa strada di responsabilità quotidiana che consente di tenere sotto controllo il virus".  La firma dell'ordinanza è giunta in tarda serata: "Ho parlato con il ministro Speranza e mi ha ribadito che il Cts è un po' in ritardo ma che comunque avrebbe firmato l'ordinanza prima della mezzanotte in modo da poter pubblicare il provvedimento domani e poterlo far entrare in vigore da domenica mattina - ha avvertito Fontana -. Sono tranquillo, è una questione di carattere formale del Cts che sta andando un po' lungo". La firma - che sancisce ufficialmente il passaggio di fascia e ridisegna la mappa delle zone in Italia - è arrivata intorno alle 23.

Ecco il Pdf dell'ordinanza

Bollettino Covid Lombardia oggi 11 dicembre: quasi 3mila contagi e 132 morti

La mappa aggiornata delle zone d'Italia  

In zona gialla: Lombardia, Piemonte, Basilicata, Calabria vanno ad aggiungersi da domenica a Liguria, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, provincia autonoma di Trento, Umbria, Marche, Lazio, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna

In zona arancione:  l'Abruzzo da domenica va ad aggiungersi a Valle d'Aosta, Toscana e Campania, provincia autonoma di Bolzano

Cambiano le regole

Con il passaggio in zona gialla, la Lombardia adotterà regole più soft rispetto a quelle che hanno caratterizzato l'ultimo periodo. Nella zona gialla è in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino anche all'interno del proprio comune. Le eccezioni sono rappresentate da motivi di lavoro, necessità e salute e vanno documentate con l'autocertificazione. E' consentito spostarsi in un'altra regione in zona gialla, mentre sono necessarie ragioni specifiche - comprovate da autocertificazione - per raggiungere una regione arancione o rossa. A scuola, si prosegue con la didattica a distanza per le superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori. Didattica in presenza per scuole dell'infanzia, elementari e medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori. I bar e i ristoranti saranno aperti fino alle 18. L'asporto è consentito fino alle 22, non ci sono restrizioni per la consegna a domicilio. I centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione delle farmacia, parafarmacie, punti vendita di beni alimentari, tabaccherie ed edicole. Restano chiuse piscine, palestre, teatri e cinema. Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione del trasporto scolastico. Saracinesche giù per sale giochi, sale scommesse, sale bingo e slot machine. Attività ferme anche nei bar e nelle tabaccherie.

 

Zona gialla: cosa si può fare e cosa no

Ma i lombardi non guardano solo a domenica. Sono anche in attesa della decisione del Governo riguardo gli spostamenti tra piccoli Comuni a Natale e nei giorni clou delle festività.  La riflessione aperta da Conte potrebbe portare a modificare il decreto legge sul Covid o a un aggiornamento delle Faq del governo, con un'interpretazione estensiva delle situazioni di necessità che giustificano gli spostamenti. La partita si giocherà nel week end. Il tema è stato oggetto di una riunione dei capigruppo parlamentari ieri mattina al Senato. Attualmente vige il divieto di uscire dal proprio Comune in cui ci si trova per i giorni del 25 e 26 dicembre e del 1 gennaio. Favorevoli a una modifica sia il Pd sia Italia Viva, oltre ovviamente alla Lega. Restano tiepidi M5s e Leu, anche se il ministro Luigi Di Maio si augura "che si metta mano a questa cosa, perché la mobilità tra i piccoli Comuni sia assicurata". Anche Fdi spinge per la modifica delle regole.