
Shopping natalizio in corso Vittorio Emanuele a Milano
Milano, 10 dicembre 2020 - Ancora tre giorni e, da domenica 13 dicembre, la Lombardia diventerà zona gialla. Un ritorno alla quasi normalità frutto di un percorso lungo oltre un mese, dal lockdown dello scorso 6 novembre quando la regione fu inserita in zona rossa, nel pieno della seconda ondata, passando per la 'promozione' intermedia della zona arancione, avvenuta non senza polemiche tra Regione e Governo lo scorso 29 novembre.
Settimane di rinunce e sacrifici hanno dunque prodotto il risultato sperato e da domenica cadranno alcune restrizioni, con regole più morbide per quanto riguarda spostamenti e visite ai parenti, aperture di negozi e centri commerciali e soprattutto di bar e ristoranti, le categorie fin qui più penalizzate.
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Una maggiore libertà che tra l'altro, fatto assolutamente non secondario, sembra trovare giustificazione nei numeri del contagio, anche ieri in forte calo nei nuovi casi come nei decessi, con inoltre un boom di guariti (23.090 in 24 ore) e un generale calo della pressione sugli ospedali lombardi. La 'finestra di libertà' non durerà tuttavia molto: dal 21 dicembre, in Lombardia come in tutta Italia, scatteranno infatti i rigidi divieti del Dpcm Natale che resteranno in vigore fino al 6 gennaio. L'obiettivo è quello di scongiurare una terza ondata di coronavirus. Ipotesi che, a detta del governatore lombardo Attilio Fontana, è possibile scongiurare a patto che non si ripetano gli errori dei mesi estivi. "Questa è una domanda da fare agli esperti - ha detto credo però che queste scelte siano state fatte in modo oculato. Quindi, se le misure della zona gialla saranno rispettate e rigorosamente applicate dai nostri cittadini, potrebbero essere sufficienti per evitare quanto successo a ottobre, dopo che abbiamo avuto un'estate troppo libera".