REDAZIONE CRONACA

Lombardia zona gialla, Pregliasco prudente: "Ancora troppi morti"

Dubbi anche da parte dell'infettivologo Massimo Galli: "Che il cielo ce la mandi buona"

Fabrizio Pregliasco e Massimo Galli

Fabrizio Pregliasco e Massimo Galli

Milano, 29 gennaio 2021 - Da lunedì la Lombardia torna in zona gialla, dopo una settimana in zona rossa e una in arancione. Questa sera il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà l'ordinanza che permetterà di avere restrizioni minori sul territorio. Una boccata d'aria fresca per i commercianti e i ristoratori della Regione. "Sembrava che si dovesse partire da zero e aspettare 14 giorni. Evidentemente, però, la valutazione complessiva della situazione ha prevalso", commenta Fabrizio Pregliasco, rappresentante del Comitato tecnico scientifico regionale e direttore sanitario dell'istituto Galeazzi di Milano.

Per il virologo l'evoluzione dell'epidemia in Lombardia è in miglioramento, "ma c'è comunque un dato giornaliero che inquieta: quello della mortalità". Ed è proprio questo dato, secondo Pregliasco, che potrebbe indicare una sottostima dei casi reali: "E' vero che la mortalità è l'ultimo indicatore a diminuire, ma se rimane così alta vuol dire che la situazione complessiva continua a essere importante". Proprio per questo motivo. raccomanda il virologo, "bisogna continuare ad aumentare la capacità di fare tamponi e non abbassare la guardia. Rimaniamo in attesa", conclude prudente.

"Che il cielo ce la mandi buona". Questo è il commento del direttore responsabile del dipartimento di malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, sulla zona gialla lombarda. E' possibile passare da zona rossa a gialla nel giro di due settimane? "Se i numeri su cui calcoli la zona rossa o la zona gialla sono sbagliati, questo tira e molla non mi stupisce", afferma l'infettivologo, che però avverte: "Non sta andando particolarmente male, però ancora non così bene. C'è sempre da fare un distinguo tra il perseguimento dell'obiettivo e l'applicazione piuttosto scolastica dei conti. Siamo oltretutto in un momento in cui anche la vaccinazione batte la fiacca, perchè ogni giorno se ne sente una...".