Milano, 15 gennaio 2021 - La Lombardia nuovamente in zona rossa. E' polemica sull'inserimento della regione tra le aree più ad alto rischio in Italia. Il governatore Attilio Fontana ha spiegato che si tratta di una "punizione" che la regione e i suoi cittadini "non meritano". E ha annunciato: "Siamo pronti a fare ricorso". Per Letizia Moratti, neo assessore al Welfare e vice presidente della Regione, "i criteri su cui si basa la valutazione per la definizione della tipologia di rischio e quindi l'assegnazione del colore alle zone devono essere oggetto di necessaria rivalutazione per essere più tempestivi e coerenti con l'andamento epidemiologico". "Regione Lombardia - ha proseguito Letizia Moratti - viene penalizzata pur avendo una incidenza di contagi per abitante nettamente inferiore a diverse altre regioni e alla media nazionale, sulla base di dati risalenti a due settimane fa, mentre nel frattempo la situazione è di gran lunga migliorata". "Occorre pertanto - ha concluso la vicepresidente - una revisione urgente di questi criteri e dell'eventuale inserimento della Lombardia in zona rossa".
Sulla richiesta di deroga alla zona rossa da parte di alcuni sindaci lombardi, il presidente Fontana ha sottolineato: "Comprendo bene le ragioni dei sindaci che, evidenziando come i loro territori sono al di sotto della media regionale, chiedono una deroga. Il problema è che tale parametro non è preso in considerazione dal Ministero della Salute e dal Cts nazionale, ma solo l'Rt. Se venisse utilizzato il tasso di incidenza dei positivi su 100 mila abitanti, infatti, oggi la Lombardia non finirebbe in zona rossa. Prendendo in considerazione quel dato la Lombardia ha un'incidenza ben al di sotto di gran parte delle altre regioni italiane, che oggi verranno classificate magari anche in zona gialla".