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Lotteria Italia 2023, cala la vendita di biglietti: ecco perché e cosa succede

Anche la Lombardia, tradizionalmente tra le prime regioni d'Italia per tagliandi staccati (oltre un milione), frena sull'acquisto. Deficit d'incasso pari a 2 milioni di euro

Il conduttore televisivo Amadeus (foto Ansa)

Conto alla rovescia per il tradizionale appuntamento che segna la fine delle festività natalizie e, per pochi fortunati, la realizzazione di un sogno o magari l'inizio di una nuova vita. Tutto pronto per la Lotteria Italia 2023, o lotteria della Befana, che proprio il 6 gennaio - come di consueto - vedrà l'estrazione dei biglietti vincenti in prima serata su Rai 1, durante la trasmissione “Soliti Ignoti – Il ritorno” condotta da Amadeus. Tanti i premi in palio, ma il più ambito resta quello di prima categoria da cinque milioni di euro (nulla in confronto ai 342,2 milioni di euro di jackpot raggiunto dal Superenalotto) che fa sognare centinaia di migliaia di lombardi.

Lombardia da record

La Lombardia, infatti, è tradizionalmente una delle regioni dove si vende il maggior numero di tagliandi. Nel 2020 è stato toccato il record di 1,6 milioni di biglietti venduti in regione sul totale di 5,7 milioni nel nostro Paese. L'anno scorso Milano è stata la seconda città d'Italia (dopo Roma) per vendita di biglietti: 381mila in tutto. Quasi 1 milione invece i tagliandi acquistati in tutta la Lombardia, risultata prima regione per vendite con il 15% del totale. 

In controtendenza

Ma quest'anno le cose vanno diversamente. La guerra, il caro bollette, l'onda lunga della crisi per la pandemia e l'inflazione hanno frenato, dopo tanti anni di crescita costante, le vendite della Lotteria Italia. Secondo una stima elaborata da Agipronews, le vendite della tradizionale lotteria della Befana si assesteranno attorno ai 6 milioni di tagliandi, circa 400.000 mila in meno rispetto ai 6,4 milioni di biglietti del 2021 (- 5% e un deficit d'incasso pari a 2 milioni di euro), anno in cui la Lotteria Italia ha cavalcato la voglia di ripresa post-pandemica del Paese. Resta da vedere quale sarà la percentuale di lombardi che quest'anno ha deciso di rinunciare al sogno di una vincita milionaria.