
L'esondazione del Ticino a Borgo Basso
Un venerdì complicato, quello del 18 aprile 2025, sul fronte idrogeologico: se il maltempo ha già provocato danni in tutto il territorio lombardo nella giornata di ieri, oggi il pericolo numero uno sono i fiumi gonfi dell’acqua piovana scesa nelle ultime ore. Osservati speciali sono il Ticino che a Pavia ha già straripato e il Po che potrebbe esondare al confine tra Lombardia ed Emilia Romagna. Protezione Civile al lavoro dalle prime ore del mattino. La situazione nella nostra regione appare comunque meno preoccupante rispetto a quanto sta avvenendo in Veneto.
Il colmo di piena del fiume Po è transitato nelle sezioni piemontesi, dove i livelli, dopo aver superato la terza soglia di criticità (elevata, colore rosso), sono ora in calo. In queste ore il colmo sta transitando a Ponte della Becca (in provincia di Pavia), con valori superiori alla soglia 3 di criticità (colore rosso) ed è atteso alla sezione di Piacenza nelle prime ore del mattino di domani, con valori superiori anche in questo caso alla terza soglia di criticità. Lo fa sapere l'Agenzia interregionale per il fiume Po (AiPo). Nell'arco delle prossime 24 ore (a partire dalle 13 di oggi) si stima che i livelli del Po superino intanto la seconda soglia di criticità (moderata, colore arancione) nelle sezioni di Cremona e Casalmaggiore (Cremona). La piena interessa le aree golenali. Si raccomanda prudenza.
Cresce al ritmo di un centimetro e mezzo all'ora, è aumentato di quasi cinque metri nelle ultime 24 ore ed è ora attestato a un metro e dieci centimetri sopra lo zero idrometrico il Po a Cremona. L'allerta, per i paesi lungo le rive del fiume e nella vicina Bassa Piacentina, è massima: il colmo di piena dovrebbe transitare nel pomeriggio e le amministrazioni hanno già emesso le ordinanze di divieto di transito nelle golene e lungo le strade arginali. Anche il livello istituzionale è in prima linea: sindaci e referenti della Protezione civile sono riuniti al Comando dei vigili del fuoco per fare il punto della situazione e organizzare interventi nel caso si rendessero necessari. Secondo le previsioni, il Po dovrebbe toccare livelli prossimi o superiori alla soglia 3 di allerta.
Si attende che il Ticino salga a 3,80 metri nel pomeriggio. I residenti di Borgo Basso, specialmente gli anziani che devono uscire di casa, stanno utilizzando le imbarcazioni

“Siamo molto preoccupati sia per le risaie in Lomellina sia per i vigneti in Oltrepò”. Silvia Garavaglia, presidente di Coldiretti Pavia commenta le eccezionali precipitazioni che hanno colpito il territorio pavese negli ultimi giorni. Le maggiori criticità si registrano in Lomellina, dove la piena del fiume Sesia ha provocato l'allagamento di numerose risaie già seminate a Palestro e Candia. Disagi anche a Robbio, con campi appena lavorati e piantumati che ora sono completamente da rifare. “È ancora presto per avere una stima precisa dei danni - spiegano i tecnici di Coldiretti Pavia -. Bisogna aspettare che il fiume si ritiri e capire che situazione lasceranno le acque. Il rischio è che il lavoro fatto dagli agricoltori fino ad oggi venga seriamente compromesso, con gli imprenditori costretti a riseminare i campi danneggiati dalla piena con un ulteriore aggravio di costi”. Particolarmente allarmante anche la situazione in Oltrepò Pavese, dove le violente precipitazioni stanno impedendo agli agricoltori di accedere ai vigneti per effettuare i necessari trattamenti alle viti. Secondo un’elaborazione di Coldiretti Pavia su dati del Centro Meteo Lombardo e di Arpa Lombardia, ieri a Canneto Pavese sono caduti oltre 62 millimetri di pioggia in poche ore, oltre 57 a Santa Maria della Versa e 53 a Broni. E le previsioni dei prossimi giorni non sembrano promettere nulla di buono, dovrebbero essere in arrivo altre perturbazioni.
Tanti disagi ieri per il maltempo. Salendo a Ponte di Legno un camion si è bloccato a causa della nevicata: interrotta la circolazione sulla strada. A Limone del Garda un catamarano si è rovesciato a 200 metri dalla riva: un diportista era in acqua, l’altro attaccato allo scafo, entrambi salvati da Guardia Costiera e polizia. A decine gli alberi caduti. Il Comando provinciale dei vigili del fuoco ha effettuato oltre 80 interventi


Alla Diga della Miorina, che regola il livello del Lago Maggiore, arrivano 1.200 metri cubi di acqua al secondo. Inoltre il Ticino fluisce lentamente anche per il passaggio della piena del Po. Al ponte della Becca, punto di confluenza dei due fiumi, il Po continua a crescere. Sta lentamente scendendo, invece, il livello del Sesia, la cui crescita ieri aveva provocato allagamenti e chiusura di diverse strade e ponti in Lomellina.
Il Ticino sta uscendo nella zona del Borgo Basso quartiere di Pavia. Nella parte di via Milazzo più bassa, il fiume è già arrivato sulla strada e presto potrebbe salire anche nel tratto vicino al Ponte Coperto. La zona è stata transennata: possono accedere solo i residenti. Sul posto si trovano protezione civile, vigili del fuoco e polizia locale. Questa mattina alle 8 il Ticino a Pavia era già oltre i 2,80 metri sopra lo zero. Il sindaco Michele Lissia è stato nel quartiere sino all'una di questa notte ed è ritornato poco prima delle 5 di questa mattina.
Il sindaco di Pavia, Michele Lissia, ha firmato un'ordinanza che istituisce alcuni provvedimenti urgenti per l'esondazione del fiume Ticino che sta salendo in via Milazzo, nella zona del Borgo Basso, quartiere periferico della città. In particolare si stabilisce "sino al termine delle esigenze di allerta ed emergenza il divieto di transito pedonale e veicolare in via Milazzo e via Trinchera" e si dispone di "evacuare i piani interrati e i piani terra delle abitazioni recandosi ai piani superiori, predisponendo quanto necessario. In caso di mancanza di quanto prima detto evacuare l'abitazione". La zona è presidiata da polizia locale, protezione civile e vigili del fuoco.