STEFANIA TOTARO
Cronaca

Stella Boggio e l’omicidio volontario del compagno Marco Magagna: non è legittima difesa. “Relazione insana”: niente carcere

Bovisio Masciago, l’uomo ucciso con una coltellata al petto: la 33enne resta ai domiciliari. Il Tribunale del Riesame respinge il ricorso della Procura: “Aggressiva nella coppia, non riusciva ad autotutelarsi e autocontrollarsi”

Marco Magagna ucciso a Bovisio Masciago con una coltellata da e Stella Boggio

Marco Magagna ucciso a Bovisio Masciago con una coltellata da e Stella Boggio

Bovisio Masciago (Monza Brianza), 18 Aprile 2025 - Torna l'accusa di omicidio volontario aggravato e non di eccesso colposo in legittima difesa, ma può restare agli arresti domiciliari

È la decisione presa dalla dodicesima sezione penale del Tribunale del Riesame di Milano per Stella Boggio, la 33enne di Bovisio Masciago che ha ucciso il compagno, il 38enne impiegato di Arese Marco Magagna, dopo l'ennesima lite avvenuta la notte dell'Epifania nella mansarda di lei dove vivevano.

La Procura di Monza

A presentare ricorso ai giudici della libertà era stata la Procura di Monza dopo che il gip del Tribunale di Monza, pur ritenendo la donna "pericolosa", le aveva concesso gli arresti domiciliari nella casa dei genitori sostenendo che avesse agito per eccesso colposo in legittima difesa.

Per il pm monzese Alessio Rinaldi e il procuratore Claudio Gittardi, che chiedevano il ritorno in carcere di Stella Boggio, sussiste invece il "dolo eventuale" nel reato di omicidio volontario aggravato perché c'era stata una grande sproporzione tra il pericolo che la donna correva nel momento in cui il compagno l'ha buttata a terra e il mezzo da lei utilizzato per reagire, ovvero rialzarsi per prendere un coltello dalla cucina e ferirlo con un unico colpo al centro del petto che gli è risultato fatale.

Il Tribunale del Riesame

Circostanza condivisa dal Tribunale del Riesame secondo cui, però, "l'aggressività della Boggio, si è prevalentemente manifestata nell'ambito del rapporto di coppia con il Magagna" e visto che "è ormai uscita da una relazione affettiva insana, dalla quale non riusciva ad autotutelarsi e autocontrollarsi, emergono elementi per ritenere che la misura degli arresti domiciliari sia idonea ad evitare future occasioni delittuose".