REDAZIONE CRONACA

Medici di base troppo occupati? Metà di loro segue più di 1.500 pazienti e in Lombardia c’è una carenza cronica

Nella regione ne servono 1.529 in più rispetto a quelli attualmente in attività. Fondazione Gimbe: “Il problema non riguarda solo le aree montane e rurali, ma anche le città metropolitane”

In Lombardia mancano più di 1.500 medici di medicina generale (foto di repertorio)

In Lombardia mancano più di 1.500 medici di medicina generale (foto di repertorio)

Milano – Tra le maggiori difficoltà del sistema sanitario lombardo, c’è la carenza di medici di base. La regione presenza la maggiore carenza sul territorio nazionale: nella regione sono circa 5.500, ma dovrebbero essere più di 7.000. Il risultato è che quelli che ci sono sono costretti a gestire un numero troppo alto di pazienti: in Italia il 52 per cento dei medici di famiglia ne ha più di 1.500 – il limite teoricamente previsto dalla legge – e in Lombardia ogni dottore ha in media 1.529 assistiti (con punte di quasi 1.800). 

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I dati, pubblicati in un rapporto della Fondazione Gimbe, rilevano una situazione preoccupante per il futuro. In Italia la carenza complessiva è stimata in 5.575 medici di famiglia distribuiti e le situazioni più critiche si registrano in quasi tutte le grandi Regioni: Lombardia (-1.525), Veneto (-785), Campania (-652), Emilia Romagna (-536), Piemonte (-431) e Toscana (-345). 

“Il quadro reale – precisa il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta – è ancora più critico di quanto mostrano i numeri. Infatti, con un livello di saturazione così elevato, non solo viene compromesso il principio della libera scelta ma diventa difficile, se non impossibile, trovare un medico di medicina generale vicino casa. Un problema che non riguarda solo le aree desertificate (bassa densità abitativa, aree montane e rurali), dove i bandi vanno spesso deserti, ma anche le grandi città metropolitane”.