
Una scena di Minions 2 - Come Gru diventa cattivissimo
Milano - La censura cinese si abbatte sui Minions. L'ultimo film della saga dei pupazzetti gialli, che li vede alle prese con un Gru bambino, e ambientato in buona parte in una coloratissima China Town, uscito in Italia il 18 agosto con il titolo "Minions 2 - Come Gru diventa cattivissimo", ha nella versione cinese un finale diverso.
Nella versione internazionale infatti Gru e il grande vecchio dei cattivi Willy Krudo (Wild Knuckles nella versione originale) se ne vanno insieme ai Minion, dopo che Willy ha simulato la propria morte per sfuggire alla cattura. Un finale aperto, oltreché all'enesimo sequel, anche a un'interpretazione poco "edificante" secondo le autorità cinesi, che hanno così pensato di aggiungere dei cartelli dopo le scene finali in cui viene detto chiaramente che Willy "è stato catturato dalla polizia e ha scontato 20 anni di carcere", mentre Gru "è tornato alla sua famiglia" e "il suo più grande successo è essere il padre delle sue tre ragazze".
La scelta della censura di Pechino è stata derisa dagli stessi spettatori asiatici attraverso migliaia di commenti su Weibo, il social network cinese, sul quale - tra le altre cose - viene sottolineato che i cartelli finali posticci sono fattio anche male: "sembrano realizzati con Power Point". Ma la critica, naturalmente, è anche "di sostanza". , DuSir, per esempio, un utente di Weibo che si occupa di cinema e ha 14,4 milioni di follower, si chiede: "Siamo solo noi che abbiamo bisogno di una guida e di una cura speciale per paura che un cartone animato ci possa 'corrompere'". Huaxia Film Distribution e China Film Co, i distributori del film in Cina, non hanno replicato alle critiche.