REDAZIONE CRONACA

Amianto, oltre 2000 morti all'anno in Lombardia. Esposto contro i ritardi nella rimozione

Il Codacons chiede alla magistratura di intervenire nei casi di ritardi nella rimozione del materiale nocivo

Duemilacinquecento nuove diagnosi di mesotelioma (il cancro causato dall'amianto) in un anno in Lombardia. Un dato impressionante, secondo l'associazione consumatori Codacons, per un tumore fra i più aggressivi. E il legame fra l'amianto (molto utilizzato in edilizia nel corso del '900) e questo genere di cancro è ormai accertata dalla fine degli anni '80.

"Dal 1992 l’asbesto (amianto ndr) è stato riconosciuto come estremamente nocivo per la salute umana e ne sono state vietate produzione, lavorazione e vendita. Anche il Teatro alla Scala di Milano ne era pieno. Ma per la Corte d’appello di Milano chi avrebbe dovuto tutelare la salute dei suoi lavoratori non ha alcuna responsabilità tanto che il procedimento giudiziale è terminato con una assoluzione", recita una nota del Codacons che fa polemicamente riferimento alla recente sentenza che ha comnfermato le assoluzioni "perché il fatto non sussiste" per i quattro ex dirigenti del Teatro alla Scala che erano imputati per omicidio colposo nel processo a Milano sulle morti di una decina di lavoratori esposti ad amianto al Piermarini, prima delle bonifiche dei locali.

Già in primo grado nel 2021 erano stati assolti dalla nona penale del Tribunale milanese l'ex sovrintendente Carlo Fontana, l'ex referente del Centro diagnostico italiano Giovanni Traina, l'ex direttore tecnico Francesco Malgrande e l'ex dirigente per gli affari generali Maria Rosaria Samoggia. La Procura aveva fatto appello chiedendo di ribaltare il verdetto, confermato invece il 20 dicembre scorso. La sentenza su questo caso è in linea con altre pronunciate a Milano in processi che hanno visto sempre assolti ex manager di grandi aziende per morti causate, secondo l'accusa, dall'amianto. Tra i lavoratori deceduti dopo l'esposizione alle fibre di amianto, al centro del processo milanese, anche la cantante lirica Luciana Patelli. Le motivazioni saranno depositate nei prossimi giorni.

Nonostante ciò il Codacons sottolinea come "le città lombarde pagano ancora oggi e a caro prezzo l’aver utilizzato questa sostanza per decenni nell’industria e nell’edilizia. Ogni anno muoiono almeno 2mila persone per mesoteliomi – tumori alle membrane che rivestono gli organi interni – e altre patologie legate all’inalazione di fibre di amianto.Le nuove diagnosi sono più di 2.500. È un’epidemia silenziosa che continua a uccidere".   Il Codacons ha dunque deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica per "verificare le responsabilità penali legate ai ritardi di eliminazione del materiale dannoso per la salute umana".