FEDERICA PACELLA
Cronaca

In Lombardia si muore sul lavoro ogni due giorni: Milano maglia nera e decessi triplicati a Pavia

Il preoccupante bilancio dell’Inail dei primi otto mesi dell’anno in Lombardia. La provincia di Brescia conta 24 mortali fino al 31 agosto secondo l’ultimo bollettino Inail

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Uno degli ultimi incidenti nel Bresciano. A Castrezzato un operaio è stato investito da una ruspa.

Milano – Un bollettino in costante aggiornamento che, al 31 agosto, vede un totale di 121 decessi sul lavoro, uno ogni 2 giorni in Lombardia secondo l’aggiornamento mensile dell’Inail (in attesa dei dati di settembre). Per quanto riguarda le morti bianche, i 121 deceduti sono in crescita rispetto al periodo gennaio-agosto del 2023, quando erano stati 112. Le province con i valori assoluti più elevati sono Milano (30) e Brescia (24). Seguono Bergamo con 15, Pavia con 13.

Dal confronto con l’anno precedente, si vede come crescano gli incidenti mortali a Brescia (da 23 a 24), Lecco (da 1 a 3), Lodi (da 3 a 5), Monza (da 4 a 9), Pavia (da 5 a 13). In aumento anche le denunce di infortunio: 71.534 in Lombardia nei primi 8 mesi dell’anno contro le 71.314 del 2023. Oltre a Milano (23.798 denunce nel 2024), spicca Brescia con ben 10.049, circa 42 al giorno.

Per quanto riguarda gli infortuni mortali, si nota un forte aumento di quelli in itinere: erano stati 27 nei primi otto mesi del 2023, sono stati ben 35 nel 2024, segno di quanto sicurezza sul lavoro e sicurezza stradale siano intrecciate. Fa riflettere, in particolare, che tra gli infortuni mortali in itinere, ben 15 siano avvenuti senza mezzo di trasporto (erano stati 7 un anno fa), indice della maggiore vulnerabilità di chi si sposta in modo sostenibile, a piedi o in bicicletta.

Per quanto riguarda le attività economiche,12 casi di infortunio mortale si sono registrati nell’edilizia, 11 nel trasporto e magazzinaggio; in entrambi i casi si nota un leggero calo rispetto ai morti dello scorso anno in questi ambiti. Ben 15 decessi riguardano invece il mondo delle attività manifatturiere. Le fasce d’età più coinvolte sono quelle tra i 60 ed i 64 anni (21 su 121), tra 50 e 54 (20), ed in quota minore tra 55 e 59 anni (15); risultano però anche 11 decessi sul lavoro tra i 20 ed i 29 anni.