FEDERICA PACELLA
Cronaca

Inquinamento, oltre 15mila morti premature da smog: Lombardia tra le peggiori d'Europa

La Pianura Padana è maglia nera per qualità dell’aria. Il report dell’Agenzia per l’ambiente: nel 2020 oltre 15mila decessi anticipati

Il colore che varia dal rosso più scuro al marrone, in mezzo a una mappa dell’Europa a 27 contrassegnata da tonalità tenue di rosa, parla chiaro: la Pianura Padana resta una delle zone europee in cui si registra il maggior tasso di morti premature per Pm2,5. L’ultimo aggiornamento del report sulla qualità dell’aria, pubblicato nei giorni scorsi dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (Eea), evidenzia come l’inquinamento atmosferico sia ancora "il più grande rischio ambientale per la salute in Europa" che impatta significativamente sulla salute, in particolare nelle aree urbane.

Il Pm2,5

Ciò vale soprattutto per il particolato sottile, il Pm2,5, particelle di diametro inferiore ai 2,5 millesimi di millimetro, capaci di penetrare in profondità nel sistema respiratorio umano, raggiungendo non solo la trachea e le vie respiratorie superiori (come avviene per il Pm10) ma anche gli alveoli polmonari. Secondo l’Oms, il Pm2,5 ha effetti nocivi non solo sul sistema respiratorio e circolatorio, ma l’esposizione prolungata avrebbe legami con tumori, arteriosclerosi e potrebbe interferire con lo sviluppo neurologico nei bambini e sulle funzioni cognitive negli adulti. Un indicatore efficiente per capire l’impatto sulla salute sono le morti premature, stimate in rapporto alle concentrazioni di Pm2,5 (e al superamento dei limiti previsti per la salvaguardia della salute).

Cremona maglia nera

Guardando al tasso di decessi prematuri per Pm2,5 ogni centomila abitanti, nel 2020 la Pianura Padana è la peggiore in Italia, tra le peggiori in Europa (dove spicca, negativamente, l’area dei Balcani). La provincia di Cremona, in particolare, è quella che riporta il tasso più elevato in Lombardia, tra 150 e 200 morti premature per Pm2,5 ogni 100mila abitanti (in Italia fa altrettanto solo Padova). Tutte le altre province lombarde si collocano tra i 100 e i 150 morti prematuri; fa eccezione Sondrio, che è sotto i 50/100.000.Il quadro regionale è peggiorativo rispetto al 2019, quando Sondrio, Lecco, Como e Varese erano tra i 50 e i 100 morti prematuri e nessuna provincia aveva tassi tra i 150 e i 200.

Le stime

Va detto che, guardando al trend di lungo periodo, c’è stata una riduzione progressiva delle concentrazioni di polveri sottili, tanto che Eea evidenzia come "le emissioni dei principali inquinanti atmosferici e le loro concentrazioni sono state ridotte significativamente in Europa negli ultimi due decenni". Ciò ha portato anche a un calo costante di decessi prematuri legati all’esposizione a questi inquinanti. Secondo i dati europei, considerando lo scenario base delle linee guida 2021 dell’Oms in termini di limiti per il Pm2,5, nel 2020 in Lombardia si stimano 15.170 morti premature (con 119.527 anni di vita persi rispetto all’aspettativa media), rispetto alle 18.402 del 2005 (con 173.814 anni di vita persi). L’obiettivo dato dall’Europa è però di ridurre del 55% le morti premature per esposizione al particolato fine (rispetto al dato del 2005) entro il 2030: la strada, quindi, è ancora lunga.