Massalengo (Lodi) – Svolta nelle indagini sull’omicidio del commercialista 75enne Antonio Novati, “ucciso nell’ambito della sua attività professionale dopo un appuntamento”.
Indagine lampo
L’indagine, eseguita dal nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Lodi e coordinata dalla Procura della Repubblica di Lodi, ha portato a un arresto nell’arco di meno di 48 ore. Il fermo è stato emesso dalla stessa Procura lodigiana nei confronti di un 60enne di Lodi, F.V., queste le iniziali, indiziato gravemente indiziato del delitto di omicidio volontario.
Il corpo spostato
Le indagini svolte hanno consentito di accertare che il luogo di ritrovamento dell'autovettura, a Massalengo, nell’area della cascina Scappadina, in aperta campagna, nella zona nord del paese al confine con il Capoluogo di provincia, non è in realtà il luogo in cui si è consumato l’omicidio. Il delitto sarebbe avvenuto nel piazzale di una cascina a Lodi, luogo dell’incontro della vittima con l’indagato, in relazione alla propria attività professionale. Sono state assunte informazioni ascoltando anche numerosi testimoni. C’è stato inoltre un interrogatorio del presunto omicida, che ha dato risultanze tali da far scattare il fermo.
Ora l’indagato dovrà rispondere davanti al giudice dell’accusa di omicidio volontario, nell’interrogatorio di convalida del fermo che si terrà nelle prossime ore. Il 60enne adesso si trova in carcere a Lodi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nel frattempo, gli inquirenti attendono l’esito dell’esame autoptico che si svolgerà nelle prossime ore all’Istituto di medicina legale di Pavia.