
Alberto Stasi (Newpress)
Garlasco (Pavia), 11 dicembre - Lunga e intricata la storia dell'omicidio di Chiara Poggi e della vicenda processuuale che vede coinvolto il fidanzato Alberto Stasi. Ecco le principale tappe di un giallo iniziato nell'estate del 2007
13 agosto 2007 - Chiara Poggi viene trovata morta nella sua villetta di Garlasco. Il corpo è sulle scale che portano alla tavernetta della villa. Nei giorni immediatamente successivi si scoprirà che è stata uccisa con un oggetto metallico (mai identificato) tra le 11 e le 11.30. 20 agosto 2007 - Alberto Stasi viene ufficialmente indagato per omicidio volontario, con l'aggravante della crudeltà. 24 settembre 2007 - Stasi finisce in carcere su provvedimento del pm Rosa Muscio. Quattro giorni dopo il gip di Vigevano, Giulia Pravon, scarcera Stasi: gli indizi non sono sufficienti. 16 novembre 2007 La consulenza tecnica dei carabinieri del Ris dice che non ci sono tracce di persone estranee nella villa. 20 dicembre 2007 - Nuova accusa per Stasi: detenzione e diffusione di materiale pornografico. 16 aprile 2008, - Dissequestrata la villa, i genitori di Chiara possono rientrare nella loro casa. 8 ottobre 2008 - La procura di Vigevano chiude l'inchiesta.
3 novembre 2008 - Stasi viene rinviato a giudizio. 28 marzo 2009 - Gli avvocati di Stasi chiedono il rito abbreviato. 9 aprile 2009 - Inizia il processo. L'accusa chiederà 30 anni per Stasi; la difesa invece l'assoluzione. 17 dicembre 2009 - Stasi assolto per insufficienza di prove. 30 aprile 2010 - Ricorso in appello dei sostituti procuratori Rosa Muscio e Claudio Michelucci. Tre sostanziali novità negli atti d'appello: la richiesta di un esame approfondito su un capello castano chiaro lungo 1,2 centimetri trovato nella mano sinistra della vittima; un riesame del martello sequestrato in casa Stasi; l'ampliamento della forbice per l'orario della morte.
7 dicembre 2011 Anche la corte d'Appello di Milano assolve il ragazzo. 18 aprile 2013 - La Cassazione annulla l'assoluzione inducendo la disposizone di un nuovo, ulteriore, processo d'appello. 17 dicembre 2014 - Stasi è stato condannato a 16 anni di reclusione dai giudici della prima Corte d'Assise e d'Appello di Milano