Pablo Marì, il calciatore del Monza dimesso dall'ospedale dopo l'aggressione ad Assago

Il 29enne spagnolo è tra i feriti dopo il folle raptus di Andrea Tombolini, che al Carrefour ha accoltellato 6 persone uccidendo Luis Fernando Ruggeri. "Pablo ha fatto rientro a casa, ora un periodo di assoluto riposo"

Pablo Marì

Pablo Marì

Milano, 30 ottobre 2022 - "Pablo Marí è stato dimesso stamane dall’ospedale, ha fatto rientro a casa e inizia ora un periodo di assoluto riposo. AC Monza ringrazia sentitamente il professor Osvaldo Chiara e tutti i professionisti del Trauma Center dell'Ospedale Niguarda di Milano. Pablo, ti aspettiamo!". Così il club biancorosso sul proprio giocatore, accoltellato giovedì al supermercato Carrefour all'interno del centro commerciale Milanofiori di  Assago. Poco dopo, anche lo stesso difensore ha postato la notizia sui suoi profili social: "Finalmente a casa!". E ha approfittato di ringraziare chi si è preso cura di lui in questi giorni: "Voglio ringraziare personalmente tutti i medici e i professionisti del Centro Traumi dell'ospedale Niguarda di Milano". 

Il giocatore era stato ferito alla schiena e si era allontanato cercando di attirare a sé l'aggressore, Andrea Tombolini, per allontanarlo dalla moglie e dal figlio di 4 anni che si trovava nel carrello. La famiglia Marì era a fare la spesa, in attesa dell'arrivo di parenti e amici il giorno successivo. Il Monza si è compattato al fianco del giocatore in questi giorni, tramite le visite dell'ad Galliani, del tecnico Palladino, dello staff medico e di una delegazione della squadra, guidata dal capitano Matteo Pessina.

Di questi giorni tra lacrime e sollievo ha parlato in conferenza stampa pre-partita il tecnico Raffaele Palladino: "La squadra ha reagito bene, soprattutto dopo che abbiamo saputo che era fuori pericolo. Inevitabilmente è stata una settimana molto particolare, emotivamente pesante. All'inizio c'era incertezza sulle condizioni del ragazzo e per questo c'è stata la richiesta di rinvio della gara, poi non concessa dalla Lega. Una settimana allo stesso tempo molto brutta e molto bella, perché abbiamo preso coscienza di quel che sarebbe potuto accadere a Pablo e che per un miracolo non è successo. Condoglianze alla famiglia della vittima".