REDAZIONE CRONACA

Pallavolista incinta licenziata. Il caso di Lara Lugli da Draghi

Il 18 maggio prossimo udienza in tribunale nella causa per danni intentata dal Volley Pordenone

Lara Lugli

Roma - La vicenda della pallavolista Lara Lugli citata per danni dalla ex società per aver taciuto l'intenzione di avere figli al momento dell'ingaggio è finito sul tavolo del presidente del consiglio Mario Draghi. Le "European Women For Human Rights" "condividono la battaglia di civilta'" che l'Associazione Nazionale Atlete (Assist) sta portando avanti, a partire dal caso dell'atleta Lara Lugli, per il rispetto e la dignità delle donne atlete, anche e soprattutto in gravidanza. La pallavolista, "licenziata senza aver neppure ricevuto l'ultima mensilità maturata", è chiamata in tribunale il 18 maggio dalla associazione sportiva Volley Pordenone che ha citato la giocatrice perché risultata incinta e ritenendo per questo di aver danneggiato la stagione sportiva del club. 

"Noi European Women For Human Right - si legge in una lettera rivolta al premier Draghi, alla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali e ai ministri di Giustizia e di Pari Opportunità e Famiglia - riteniamo incostituzionale una clausola che indica lo stato di gravidanza o la maternità quale giusta causa di risoluzione di un contratto, anche di tipo sportivo".  "Vogliamo commentare con le parole di Aldo Moro - prosegue la 'lettera appello - 'Non si tratta soltanto di riconoscere i diritti naturali alla famiglia, ma di riconoscere la famiglia come società naturale, la quale abbia le sue leggi ed i suoi diritti di fronte ai quali lo Stato, nella sua attività legislativa, si deve inchinare".

Se la famiglia è elemento costitutivo della società, la gravidanza rappresenta il mezzo in base al quale si sviluppa la famiglia. Non solo: essa è anzi il moltiplicatore oggettivo della famiglia umana, che consente di dare luogo ad uno dei tre elementi costituivi dello Stato : il popolo. Ogni impedimento al libero sviluppo della facoltà riproduttiva umana - fermo restante il diritto personale quale espressione di libero arbitrio configura quindi una lesione al principio di ordine pubblico. E come tale va cassata in ogni stato grado e luogo. Crediamo che le autorità di governo possano portare in Parlamento iniziative legislative atte a ribadire e a sanzionare la nullità di clausole che utilizzino la gravidanza quale causa risolutiva contrattuale o che contemplino la maternità quale convenzione ad escludendum".