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Il passante ferroviario di Milano
Milano – Il passante ferroviario di Milano resterà chiuso quasi un mese per alcuni lavori di manutenzione e sostituzione dei binari. Accadrà in estate, per l’esattezza tra il 28 luglio e il 24 agosto del 2025. A ribadire la necessità di sospendere la circolazione lungo i binari che corrono nel sottosuolo della città sono stati, ieri, i rappresentanti di Trenord e di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), presenti alla seduta della quinta commissione del Consiglio regionale, insieme a quelli di Ferrovienord e all’assessore regionale ai Trasporti, Franco Lucente. Nel periodo di tempo già indicato il passante resterà chiuso, le linee che lo percorrono non saranno sospese ma saranno deviate su percorsi alternativi, in superficie, col risultato che per quel mese salterà l’interscambio con le stazioni della metropolitana. I nuovi percorsi saranno noti nei prossimi mesi.
Nel dettaglio le linee coinvolte dal temporaneo dirottamento sono sei: la S1 Saronno-Milano passante-Lodi, la S2 Mariano Comense-Milano passante-Milano Rogoredo, la S5 Varese-Milano passante-Treviglio, la S6 Novara-Milano passante-Treviglio, quindi la S12 Melegnano-Milano passante-Milano Bovisa-Cormano e la S13 Pavia-Milano passante-Milano Bovisa.
Benché la chiusura del passante sia programmata nelle settimane clou delle vacanze estive, vale la pena sottolineare che alcune delle linee appena menzionate sono quelle più frequentate di Trenord: la S5, ad esempio, nel 2024, è stata la linea che ha trasportato più passeggeri, per la precisione 15,9 milioni. La S6 è al quarto posto con 10,7 milioni di pendolari, sempre nel 2024. Poi ecco la S1, quinta con 9,8 milioni di viaggiatori, e la S13, che con 7,7 milioni di persone nel 2024 si è piazzata settima.
Lucente è intervenuto su due temi sensibili: il congestionamento del nodo ferroviario di Milano e le politiche per la sicurezza di chi viaggia e di chi lavora a bordo dei convogli. Sul primo fronte, l’assessore ha ricordato la delibera approvata lunedì in Giunta con la quale si istituisce un gruppo di lavoro per scrivere un “Documento di indirizzo“ con le azioni da attuare: “Evidente che occorra mettervi mano al più presto. RFI sta valutando le alternative progettuali e poi condividerà con Regione le soluzioni tecniche più valide”. Quanto alla sicurezza, “il protocollo d’intesa con le Forze dell’ordine, che consente a militari e agenti di pubblica sicurezza di viaggiare gratis anche quando sono fuori servizio – sarà prorogato fino al 30 giugno e poi sostituito da un nuovo accordo che prevederà l’emissione di un tesserino per rendere immediatamente riconoscibili i militari al personale di Trenord, che li coinvolgerà in caso di necessità”.
In questo modo, ha spiegato l’assessore, sarà possibile “avere un numero di quanti sono militari e agenti che viaggiano sui treni regionali”, a fronte dei 6 milioni di euro necessari per l’agevolazione, ed evitare che “siano ingiustamente multati, come avvenuto, quando non possono dichiararsi come carabinieri o poliziotti”.