REDAZIONE CRONACA

Pazienti cronici e fragili: cosa cambia in Lombardia con la nuova delibera

Presa in carico: la giunta regionale approva provvedimento. L’obiettivo: “intercettare precocemente i bisogni dei pazienti e fornire risposte efficaci attraverso una rete coordinata di diagnosi e assistenza”

Milano – La giunta della Regione Lombardia ha approvato una delibera dedicata ai pazienti cronici e fragili per “intercettare precocemente i bisogni dei pazienti e fornire risposte efficaci attraverso una rete coordinata di diagnosi e assistenza” con uno stanziamento di 42 milioni euro. L’obiettivo – spiegano dal Pirellone – è migliorare la gestione e la cura. Si tratta, fanno sapere Palazzo Lombardia, di un primo passo verso un sistema di presa in carico dei pazienti cronici.

Chi sono i pazienti cronici

Il cronico è un paziente che si trova nella condizione di dover convivere nel tempo con una o più patologie che, se ben controllate, permettono una buona qualità della vita. Le malattie croniche ad oggi più diffuse sono quelle cardio-cerebrovascolari, respiratorie, oncologiche, i disturbi neurologici e il diabete. Per una presa in carico efficace queste patologie richiedono un approccio clinico-assistenziale diverso dai tradizionali percorsi di cura.

Bertolaso: verso una rete di assistenza 

"Andiamo nella direzione di riorganizzazione la presa in carico dei pazienti per fornire una rete di assistenza integrata e di alta qualità migliorando la loro qualità di vita e riducendo il carico sulle strutture sanitarie – ha detto l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso -. Come abbiamo più volte specificato, non è solo lavorando sul piano dell'offerta sanitaria che si riducono le liste d'attesa, anche se l'impegno su quel fronte rimane massimo” 

Il ruolo di medici di base e pediatri

Competerà al medico di medicina generale e al pediatra di libera scelta - che riceveranno 8 euro per ogni paziente a raggiungimento del target (presa in carico di almeno il 15% di assistiti cronici) - l'individuazione e il coinvolgimento dei pazienti cronici e fragili, sulla base del rapporto di fiducia tra medico e pazienti assistiti, e la conseguente redazione del Piano assistenziale individuale.

L’obiettivo: monitoraggio costante dei pazienti

Scopo del provvedimento, dunque, è assicurare la continuità di cura monitorando regolarmente i pazienti per valutare la loro condizione e il progresso del trattamento, vincolando agende dedicate presso gli erogatori pubblici e privati per garantire la prestazione nei tempi indicati. Monitorando, contestualmente, il processo di accompagnamento e gli esiti di cura del paziente preso in carico, tramite specifici indicatori