MANUELA MARZIANI
Cronaca

Sos peste suina: “Ora massimo rispetto delle prescrizioni”

Tavolo interregionale. L’assessore lombardo all’Agricoltura: ci sono troppi cinghiali. Il virus mette a repentaglio oltre trenta miliardi di esportazioni

Cinghiali

Cinghiali

Pavia – ”Una situazione che merita grande attenzione”. È stata definita così la diffusione della peste suina africana in un vertice convocato a palazzo Lombardia da Giovanni Filippini, direttore generale della sanità animale, e nuovo commissario di governo per la lotta alla Psa. All’incontro ha preso parte l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi insieme ai colleghi di Piemonte ed Emilia-Romagna, e ai tecnici delle direzioni generali interessate.“In questa seconda riunione fissata a poche settimane di distanza dalla prima che si è tenuta il 1° agosto - ha commentato l’assessore regionale Beduschi - si è fatto il punto sulle indagini epidemiologiche per accertare le ragioni che motivino come sia potuto accadere quanto stiamo vivendo. L’ingresso del virus negli allevamenti, tra i suini domestici, non accadeva dall’anno scorso. Come assessore all’Agricoltura voglio fare un richiamo al massimo rispetto delle norme di biosicurezza per garantire la massima protezione degli animali allevati”.

Il commissario Filippini ha invece sottolineato come siano state valutate “le misure e i provvedimenti da applicare nelle zone di restrizione, in particolare quelle di sorveglianza e di protezione al fine di ridurre la potenziale circolazione del virus negli allevamenti e nei territori infetti”. La peste suina è un virus dall’alta contagiosità che si trasmette da razza suina, quindi da cinghiale a maiale, può avere una durata di diversi mesi e non rappresenta un pericolo per l’uomo. “Come abbiamo ormai acclarato - ha aggiunto Beduschi - i veicoli della peste possono essere i cinghiali e il fattore umano che indirettamente può veicolare il virus negli allevamenti. E sappiamo bene che in Lombardia ci sono troppi cinghiali e, per questo, la Regione ha varato un’azione di depopolamento importante. L’impegno morale è alzare il livello da parte di tutti, continuare a ridurre il numero dei cinghiali con determinazione, senza mai abbassare la guardia. La Psa ha provocato una situazione che mette a repentaglio 30 miliardi di reddito per mancata esportazione, con gravi conseguenze anche per la Lombardia.