Pioltello (Milano), 26 marzo 2024 – “La nostra abilità di raggiungere l’unità nella diversità sarà la bellezza e il test per la nostra civiltà”. Con una citazione di Gandhi, “una delle tante che abbiamo ricevuto in questi giorni a commento della nostra scelta” Alessandro Fanfoni, preside delI'Iqbal Masih di Pioltello, la scuola chiusa per la fine del Ramadan, adesso chiede “di poter tornare a vivere con tranquillità la scuola”.
La decisione al centro di una settimana di polemiche è stata ribadita ieri sera con voto unanime del Consiglio d'Istituto che ha confermato lo stop delle lezioni per il 10 aprile. “Le motivazioni sono esclusivamente di carattere didattico ed educativo, come prevedono le norme", ancora il dirigente nella nota firmata dagli organi scolastici. “Auspichiamo – spiegano preside, docenti, famiglie e personale - rispetto per il il nostro ruolo e una maggiore partecipazione di quei genitori che dicono di aver appreso solo di recente le date di sospensione. Chiediamo che venga rispettata una scelta nata spontaneamente al nostro interno, sulla base di ragioni legate al diritto all’educazione e all’istruzione nel rispetto della Costituzione”.
Una scelta che nasce dalla considerazione sulle assenze di massa dei ragazzi alla fine del mese di digiuno, che “comprometterebbero l'efficacia della didattica con meno della metà degli alunni in classe”. Un ragionamento che la scuola estende anche al 26 aprile che “cade tra due festività”. Non un'argomentazione religiosa, dunque, ma organizzativa. Un'altra sottolineatura corregge il tiro sulle prove Invalsi definite dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara “sotto la media regionale”. Per la scuola “i risultati al termine del primo ciclo, per quanto migliorabili, collocano i nostri allievi ben oltre 20 punti sopra gli istituti di pari contesto in matematica e in inglese e in linea con gli altri in italiano, visto anche l'elevato numero di studenti appena arrivati in Italia”. Fanfoni ricorda anche le attività aggiuntive promosse in questi anni, fra le quali “laboratori di italiano contro il rischio dispersione, corsi di latino e per le certificazioni linguistiche”, senza trascurare "iniziative artistiche e musicali e di sviluppo della persona, dal mentoring motivazionale, agli screening per i disturbi dell'apprendimento”.