Milano, 5 giuno 2020 - Difendere i dati dall’attacco dei criminali informatici e tutelare il patrimonio di manager, amministratori e dirigenti minacciato dal possibile boom di richieste danni. Il Covid-19 si abbatte sul mondo assicurativo accelerando la crescita di alcune polizze e la “revisione” di settori come la RC auto. L’osservatorio è quello di Assiteca, il più grande broker italiano (dal 2015 quotato alla Borsa di Milano sul listino Aim) che integra l’intermediazione assicurativa alla consulenza alle imprese per la gestione dei rischi aziendali "perché è importante che le aziende siano in grado di contenerli", spiega il presidente Luciano Lucca , fondatore della società nata nel 1982 .
Negli ultimi tre mesi , l’emergenza sanitaria legata al coronavirus ha provocato un’impennata del 70% delle polizze cyber, "complice la crescita dello smart working", sottolinea il presidente di Assiteca, 4.500 imprese assistite nel 2019 per oltre 700 milioni di euro di premi. "Lavorando a distanza sono aumentati i rischi di intrusione. E tra i prodotti assicurativi si comincia a parlare anche di piani di continuità, ovvero progettazione e procedurizzazione in caso di interruzione dell’attività produttiva degli stabilimenti". Insieme alla difesa dai criminali informatici - un mercato ancora in pieno sviluppo - il Covid-19 ha visto crescere la sottoscrizione di polizze D&O (Directors & Officer Liability) del 10/15%. Secondo Assiteca, ora circa l’80% dei clienti ha previsto una tutela del patrimonio personale di presidente e vice, consiglieri di amministrazione, amministratori di fatto, dirigenti e sindaci garantendoli dalle azioni di terzi, che possono aggredire direttamente il loro patrimonio personale.
«Questa polizza potrebbe avere maggiore diffusione di quanto accadeva in passato – spiega Lucca – mentre quasi tutte le aziende hanno una responsabilità civile verso terzi e gli operai. Questo genere di assicurazioni copre anche le responsabilità degli imprenditori verso dipendenti. Per il resto siamo in attesa di vedere cosa farà il mercato assicurativo e soprattutto riassicurativo: se si assumerà il rischio allora potremo assistere a offerte di nuovi prodotti". L’altra accelerazione provocata dal Covid-19 riguarda la tutela della salute, "un tema diventato molto sentito" osserva il presidente di Assiteca, oltre 700 dipendenti. La pandemia e il calo del potere d’acquisto ha rafforzato una tendenza che si stava diffondendo nel settore della RC auto "dove i comparatori stanno conquistando sempre più spazio".
E i broker si adeguano. Alla vigilia dell’emergenza coronavirus, Assiteca ha definito l’acquisizione di 6Sicuro, di cui deteneva già il 21,21% del capitale. "In futuro il progetto è offrire la comparazione di tutte le polizze che coprono la famiglia, dalla salute al rischio incendio o furto – spiega il fondatore del primo broker italiano –. Il nostro gruppo è cresciuto perché abbiamo investito: siamo assicuratori ma anche imprenditori. Abbiamo seguito due direzioni: potenziare la diffusione sul territorio, aprendo o aggregando società, e crescere per acquisizioni, una quindicina in tutto. Anche durante il lockdown non ci siamo fermati, trattando con realtà spagnole". Assisteca - 20 sedi in Italia, due in Lombardia a Milano e Lecco dove si concentra il 16-17% degli affari, e uffici a Barcellona, Madrid e Lugano - ha comunicato ricavi semestrali per 45 milioni di euro, in crescita del 15% (al primo semestre 2018-2019 erano 39 milioni); l’Ebitda (il margine operativo lordo) è stata di 10,1 milioni, in crescita del 19% (8,5 milioni al primo semestre 2018-2019).