
Mirella De Notariis, 30 anni, al lavoro a Lovere
Milano, 16 settembre 2019 - Quattro giorni per essere convocata per un colloquio in seguito all’invio del currilum. Quattro giorni dopo, il 9 luglio, Mirella De Notariis è stata assunta a tempo indeterminato come sportellista in Poste Italiane. Adesso lavora nell’ufficio di Lovere ed è una dei 257 nuovi inserimenti chiamati negli ultimi mesi a rinforzare l’organico dei 1.880 uffici postali lombardi.
Trenta anni, origini molisane, una laurea magistrale in lingue e letterature europee e americane a Pescara («scelta perché volevo scappare all’estero») e alle spalle tre anni di lavoro con un contratto a tempo indeterminato come hostess per Ryanair. «Facevo base a Bergamo ma cercavo qualcosa di più stabile negli orari e nell’impegno. Ho inviato il curriculum su consiglio del mio ragazzo. Quando mi hanno richiamato non ci credevo, non volevo rispondere», racconta. «È uno di quei lavori raccomandatissimi dai genitori», scherza Mirella. Se pensava, però, che le giornate sarebbero passate tra bollettini, telegrammi e moduli, si è dovuta presto ricredere: «I giovani pensano che agli uffici postali come a qualcosa di vecchio, ma non lo sanno davvero. Era un mondo che nemmeno io conoscevo – spiega –. Il mio primo cliente è stato un giovane che voleva aprire un conto corrente e abbiamo scaricato assieme l’app».
Ma Mirella è presto diventata un punto di riferimento nell’ufficio per un altro aspetto. Parla sei lingue: dall’amarico (imparato in Etiopia, dove ha vissuto 10 anni per motivi di lavoro del padre) all’arabo, passando per i più «classici» inglese, francese e spagnolo. «Ancora non mi sono abituata a ricevere indicazioni sul lavoro in inglese dopo aver lavorato in contesti molto internazionali – racconta Mirella De Notariis – ma appena entra un cliente straniero sono felicissima. Mai avrei pensato di poter lavorare utilizzando le lingue in un ufficio postale». Non a caso, l’attività degli uffici cresce, non solo con i clienti stranieri, e Poste Italiane rafforza il personale dopo aver sottoscritto, l’8 maggio, un accordo quadro con tutte le organizzazioni sindacali sugli andamenti occupazionali del 2019. Intanto, ogni giorno sono 18.760 le persone che entrano negli uffici postali solo nella provincia di Bergamo, mentre in tutta la regione sono 188mila. Così come aumentano le persone che utilizzano servizi come «fermoposta», la possibilità di far arrivare i pacchi direttamente all’ufficio postale, con 20.550 clienti che hanno utilizzato il servizio solo nella zona di Bergamo.