
Oggi le strade lombrade potrebbero essere a rischio caos
Quello di oggi sarà un ponte al volante per tanti lombardi, una fetta considerevole di quegli otto milioni di turisti "fai da te" che secondo l’Osservatorio di Confcommercio sono già partiti o stanno per farlo. Se come prevedono le stime almeno la metà di loro non uscirà dai confini della propria regione, per la Lombardia si prepara una giornata del Primo maggio in colonna. Anche per chi deciderà di rimanere in città la solitudine è decisamente un optional. Secondo il portale Holidu, tra i più utilizzati in Europa per la prenotazione di case e appartamenti vacanza, Milano è all’ottavo posto tra le destinazioni degli italiani per questo lungo ponte.
Ecco perché rimanere in coda per visitare mostre e musei, finalmente aperti dopo la serrata dello scorso XXV aprile, è un’ipotesi più che concreta considerando che al contrario molti cinema, bar e ristoranti rischiano di rimanere chiusi. Nella classifica delle prime venti mete degli italiani in partenza ci altre tre località lombarde: Bergamo, Pavia e il piccolo centro di Monvalle, sul lago Maggiore, in provincia di Varese. Per molte località turistiche della nostra regione saranno le prove generali delle vacanze estive, ma i segnali già raccolti a Pasqua e la scorsa settimana non sono incoraggianti.
Se nonostante gli appelli a spostarsi in treno i lombardi continuano a prediligere l’auto non ci possono essere partenze intelligenti per le gite fuori porta. Se a questo si aggiungono le condizioni delle strade che portano ai laghi e in Valtellina, tra le mete più desiderate, rimanere in coda è una certezza. Soluzioni a costo zero non ce ne sono e molti operatori, soprattutto nelle località più turistiche, stanno pensando a provvedimenti per contenere o limitare gli accessi. Di sicuro tra questi c’è l’aumento dei prezzi.
Particolare la situazione nel Comasco. C’era una volta la noiosa domenica al lago trascorsa tra una passeggiata e un gelato a invidiare gli amici che erano partiti per il mare. Poi sono arrivati George Clooney, le star di Hollywood e addirittura i Ferragnez e sul lago di Como non ci si è annoiati più. Di colpo è diventato alla moda e tutti hanno iniziato a venirci. Anche troppo, con il risultato che il durante il fine settimana, che da queste parti inizia il venerdì, o anche prima quando ci sono i ponti, spostarsi in auto è un impresa proibitiva. Mauro Guerra che oltre a essere il sindaco di Tremezzina è anche il presidente di Anci Lombardia ha scritto una lettera al prefetto per denunciare il rischio di «problemi di ordine pubblico».
«Le condizioni di traffico sulla statale Regina nel tratto Lenno-Colonno sono divenute insostenibili - spiega -. Volumi e caratteristiche del traffico sono del tutto incompatibili con struttura e calibro della strada. Da giorni non si tratta più solo di pur gravi fasi di blocco più o meno temporanei, ma di impossibilità permanente a transitare anche per brevi tratti, rendendo impossibile la mobilità minima indispensabile per la vita dei residenti, oltre che per tutti gli altri utenti della strada».
Colpa dell’assalto dei turisti, in auto e soprattutto con i pullman, che sommato agli spostamenti quotidiani di chi sul lago ci vive ha trasformato la statale Regina in un inferno. La litoranea che da Como sale fino a Menaggio e Domaso è troppo stretta e bus e camion si incastrano nelle sue strettoie. Anche se sono iniziati i lavori per la Variante della Tremezzina, la nuova strada che al costo di 400 milioni di euro consentirà di andare da Colonno a Griante in galleria, ci vorranno almeno altri sei anni prima di vederla conclusa e il lago rischia di scoppiare molto prima.
«È indispensabile l’azione di provvedimenti straordinari di divieto e limitazione del traffico pesante. Innanzitutto i pullman turistici, ma anche i Tir e gli autoarticolati. Dal cosiddetto girone a senso unico ai transiti consentiti solo negli orari notturni, è indispensabile intervenire con provvedimenti drastici». In realtà è tutta la viabilità del Lario che sta andando in tilt sotto l’assalto dei turisti: ieri la statale Lariana che porta da Como a Bellagio è rimasta chiusa per mezza giornata a causa di una frana, mentre sul ramo di Lecco la Ss36 che porta in Valtellina è da anni nella lista nera dell’Anas per l’elevatissimo numero di incidenti. Decisamente sul lago di Como non ci si annoia più.