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Primo maggio, dagli scioperi per le 8 ore alle stragi: storia della Festa dei Lavoratori

La ricorrenza ha origine dalla manifestazione di Chicago nel 1886 finita nel sangue e alla quale seguirono 7 condanne a morte

Il Quarto Stato di Pelizza da Volpedo (1901)

La Festa dei lavoratori ha origine alla fine dell’800 negli Stati Uniti ed è collegata alla storica conquista delle 8 ore lavorative. Una battaglia, quella sull’orario (fino ad allora senza limitazioni di legge) coronata dal successo, ma segnata da sangue e morti.

La diffusione in tutto il mondo della ricorrenza è infatti legata al grande sciopero generale organizzato negli Stati Uniti il 1° maggio del 1886. In quell’occasione i sindacati americani scesero in piazza in tutto il Paese per chiedere che la legge sulle 8 ore, entrata in vigore l’1 maggio del 1867 nel solo Stato dell’Illinois, venisse estesa a tutti gli altri Stati americani.

I morti di Chicago

Marce di lavoratori si svolsero in tutto il Paese, a Chicago però, nella fabbrica di mietitrici McCormick, la polizia sparò sui manifestanti, uccidendone due. In risposta alla violenza dei poliziotti, nell’Haymarket Square, la piazza del mercato delle macchine di Chicago, venne organizzato un presidio degli anarchici locali. La protesta andò avanti per giorni e il 4 maggio una bomba esplose in una strada vicino al mercato provocando la morte di 6 poliziotti. Le forze dell’ordine spararono quindi ancora una volta sui manifestanti: il numero delle vittime non fu mai accertato. Il 20 agosto 1887 per i fatti di Chicago sette attivisti anarchici vennero condannati a morte. 

La protesta di Livorno

La notizia dei fatti di Chicago arrivò presto anche in Europa provocando  manifestazioni spontanee di protesta. Nel 1888 in Italia, a Livorno, i lavoratori prima attaccarono le navi americane in porto, poi marciarono sulla Questura. Fu poi la Seconda Internazionale, riunita a Parigi nel 1889 a dichiarare il 1º maggio Festa Internazionale dei Lavoratori. Una ricorrenza che fu poi adottata da molti Paesi del mondo. In Italia la festa venne riconosciuta nel 1890.

La festa in Italia

Da quell'anno in poi, ogni 1 maggio manifestazioni dei lavoratori attraversarono le città italiane per commemorare i Martiri di Chicago e chiedere migliori condizioni di lavoro. Durante il Fascismo la festa – a partire dal 1924 – venne spostata al 21 aprile, ricorrenza del Natale di Roma, divenendo per la prima volta giorno festivo. Tornò al primo maggio dal 1945. Nel 1955 Pio XII “accolse” la ricorrenza anche nella chiesa, istituendo per il primo maggio la Festa di San Giuseppe lavoratore.

La strage di Portella della Ginestra

Una delle manifestazioni italiane che passò alla storia fu quella tragica del 1947 a Portella della Ginestra, piccolo paese montano in provincia di Palermo, dove la banda di Salvatore Giuliano sparò su un corteo di 2mila braccianti in festa, uccidendone 14 e ferendone una cinquantina. 

Il concertone di San Giovanni

Dal 1990 Cgil, Cisl e Uil organizzano il grande concerto nella piazza di San Giovanni in Laterano a Roma, dal pomeriggio alla notte, con la partecipazione dei musicisti più importanti della scena italiana ed internazionale, trasmesso in diretta televisiva dalla Rai.