REDAZIONE CRONACA

Manette alla banda di rapinatori seriali

Avevano base in Campania ma colpivano anche il Lombardia, Piemonte, Lazio, Puglia e Calabria: 26 arrestati

Dopo la rapina indagano i carabinieri

Milano, 10 novembre 2015 - Sono ritenuti responsabili di decine di rapine e di furti in mezza Italia. Una vera e propria banda con base in Campania che colpiva ovunque. Sono 26 le persone arrestate dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza ritenute parte di un'organizzazione partenopea dedita a furti e rapine in tutta Italia. Tutti i fermati sono residenti nei quartieri Barra e San Giovanni a Teduccio di Napoli. Altri tre appartenenti alla banda sono attualmente ricercati. In totale le ordinanze di cattura emesse dal gip del Tribunale di Monza sono ventisei.

Al centro dell'indagine c'è «un'agguerrita struttura criminale con base a Napoli ritenuta responsabile di alcune dozzine di furti e rapine sull'intero territorio nazionale ed in particolare in Lombardia, Piemonte, Basso Lazio, Campania, Puglia e Calabri

Per spezzare le trasferte ed avere dei punti di riferimento anche nei luoghi dei colpi, i rapinatori arrestati oggi tra Milano e Napoli avevano affittato un appartamento a Settimo Torinese (Torino), dal quale partivano per tutto il Nord Italia. Il gruppo criminale aveva una struttura piramidale, dove ognuno dei ventisei membri individuati aveva la sua precisa «specializzazione», che andava dall'individuazione dell'obiettivo, al reclutamento della manovalanza, dalla bonifica delle auto per paura di essere intercettati al disattivare allarmi, fare la vedetta e aprire le casseforti con la fiamma ossidrica.

Il gruppo, ben organizzato, utilizzava la tecnica della foratura di muri perimetrali di supermercati, banche, uffici postali dai quali asportava contante dopo aver tranciato i cavi dei sistemi d'allarme. Le indagini, coordinate dal Pm di Monza Manuela Massenz, sono iniziate nel febbraio scorso a seguito di una rapina all'ufficio postale di Cesano Maderno (Monza). Grazie alle immagini della video sorveglianza dell'autostrada i carabinieri hanno individuato alcuni tra gli arrestati, ricostruendo poi una vera e propria associazione a delinquere finalizzata a rapine e furti. A fine maggio, temendo di essere scoperti, i malviventi hanno iniziato al limitare le trasferte al Nord, mettendo a segno colpi in Campania, Lazio, Calabria e Puglia.