REDAZIONE CRONACA

Olimpiadi Milano-Cortina, Report contro Salvini: “Costi lievitati a 3,2 miliardi e poca sostenibilità”

A poche ore dallo scontro tra il ministro delle Infrastrutture e la trasmissione, sui Giochi olimpici si è scatenata un’altra bufera: l’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta della procura di Milano

Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini

La bufera seguita all’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta che ha coinvolto l’ex amministratore delegato della Fondazione Milano-Cortina 2026, Vincenzo Novari, arriva poche ore dopo lo scontro tra il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e la trasmissione di giornalismo d’inchiesta Report sulle infrastrutture e i costi dei Giochi olimpici. Scontro che parte tutto dalle accuse di mancata sostenibilità economica e ambientale delle opere olimpiche oggetto della puntata del 19 maggio, in particolare rispetto al divario tra il progetto di candidatura presentato al Comitato olimpico internazionale nel 2019 e l’applicazione all’atto pratico.

A distanza di quasi cinque anni dal progetto olimpico fondato su economicità e sostenibilità – è l’accusa di Report “le cose sono un po’ cambiate. L'ultimo piano delle opere olimpiche, che risale al settembre 2023, prevede 3,6 miliardi di costi, finanziati per la maggior parte dallo Stato, e dentro non ci sono solo gli impianti sportivi, ma anche opere infrastrutturali, soprattutto strade”.

Alberi tagliati

L’inchiesta di Report parte dall’ultimo progetto esecutivo della pista da bob di Cortina. Il progetto ha previsto il taglio di 19.980 metri quadrati di bosco, ma ha prescritto il mantenimento dell’alberatura in due aree” nelle quali però, mostrano i giornalisti, “gli alberi sono stati tagliati”.

“Oltre il danno si rischia anche la beffa”, commenta Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, “perché se non si riuscisse a costruire in tempo la pista saremmo costretti ad andare all’estero, che è il piano B del Comitato olimpico internazionale. Quando nel 2019 Milano e Cortina si sono aggiudicate le Olimpiadi lo hanno fatto perché hanno presentato un dossier di un’olimpiade low cost, della sostenibilità ambientale ed economica”.

“Fallimento economico annunciato”

Ma i costi, spiega Report, non sono stati rispettati. Si ipotizzata una ristrutturazione della pista esistente dal costo di 49 milioni di euro. Oggi questa verrà demolita e per costruirne una nuova dal costo stimato di 118 milioni, tutti a carico dello stato, ridotti poi a 81 milioni con una versione “light” del progetto in cui – afferma Report – sono state tolte le opere di mitigazione ambientale nel progetto della pista, tra cui le coperture per mimetizzare la pista e alcuni servizi per disabili.

Lo stesso Comitato olimpico internazionale ha scritto alla Regione Veneto, nel 2020 e nel 2021, che l’opera “sarebbe un costo poco opportuno per le casse pubbliche” e un “fallimento economico annunciato”. La manutenzione della pista costerà da 1,2 a 1,5 milioni all’anno.

Le opere più costose

Non colo Cortina però. Per il villaggio olimpico e i trampolini di Predazzo (Trento) il costo è passato da una decina di milioni a 41 milioni. Mentre tra le opere più salate ci sono le spese di Livigno per la creazione di un parcheggio interrato a Mottolino del costo di 34 milioni di euro, il nuovo impianto a fune Livigno Snow Park per 34 milioni e quello per l’arroccamento dello “Stelvio Alpine Centre” a Bormio per 44.6 milioni.