Trezzo sull’Adda (Milano), 28 giugno 2024 – L'elicottero dei vigili del fuoco sorvola l'Adda, i sommozzatori scandagliano il fiume, ma per il momento non c'è traccia della operaio dell'Italgen caduto nel fiume stamattina, mentre era al lavoro su un canale scolmatore, a Concesa, sotto il ponte dell'A4. Il tecnico, esperto secondo l'azienda, è finito in acqua sotto gli occhi dei due colleghi con i quali stava facendo manutenzione: “L'abbiamo visto scivolare dentro, poi era quasi riuscito a raggiungere la riva, ma la corrente l'ha trascinato via. E' stato terribile”. Testimonianza raccolta dai carabinieri di Pioltello.
Secondo una prima ricostruzione dell'incidente sul lavoro, Claudio Togni, 59 anni, di Paladina, nella Bergamasca, sarebbe stato imbragato, fra le ipotesi sulla dinamica ci sarebbe una manovra sbagliata. Saranno, però, gli ispettori di Ats a ricostruire esattamente cosa sia successo, adesso lo sforzo è massimo per ritrovarlo, anche se le speranze che sia vivo si riducono al lumicino ogni minuto che passa. Togni, insieme alla sua squadra, ha ripetuto mille volte questo tipo di operazioni. Italgen, controllata da Italmobiliare, appartiene al Gruppo Pesenti e si occupa da oltre un secolo di energia ed è proprietaria della centrale idroelettrica di Vaprio.
Colleghi e sindacalisti sono in stato di choc per l'incidente. "È una tragedia che fatichiamo a spiegarci - dicono Massimo Lamera e Luciana Fratus, per Fila Cisl e Fillea Cgil -. La dinamica è ancora poco chiara, ma in questi momenti preferiamo non perdere anche le residue speranze che la vicenda ci lascia. Una disgrazia che colpisce il mondo del lavoro bergamasco, così cime sta quotidianamente colpendo tutti i territori del Paese, in una scia che sembra non avere mai fine. Ricerca delle responsabilità e successive riflessioni le lasciamo ai prossimi giorni. Oggi preferiamo stringerci attorno alla famiglia, la moglie e il figlio in un cordone di affetto che ci auguriamo li aiuti a superare un momento tanto difficile".