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Ruby ter, la difesa di Berlusconi: "Già assolto due volte, ma il giudice non lo riconosce"

Nel processo di Siena e in quello romano, il Cavaliere è stato assolto sempre perché "il fatto non sussiste". L'avvocato di Barbara Guerra ha annunciato che la giovane vuole rendere dichiarazioni spontanee

Milano,  25 gennaio 2023 -  Nuova giornata in Tribunale a Milano per gli ultimi passi del processo Ruby ter a carico di Silvio Berlusconi e altri 28 imputati, prima della sentenza prevista per il 15 febbraio. Oggi è intervenuto  l'avvocato Federico cCcconi, legale di Silvio Berlusconi, e i legali di Karima El Mahroug, di Luca Giuliante e di Luca Risso.

Difesa Berlusconi: "Due volte assolto ma pm non lo riconosce"

È "umanamente comprensibile" da parte della Procura "prendere le distanze da quei due processi" di Siena e di Roma, filoni del caso Ruby ter nei quali Silvio Berlusconi è stato già assolto, ma "non lo è tecnicamente, anche perché sembra come la mamma che non vuole più riconoscere il figlio", perché quei due procedimenti sono nati a Milano e poi sono finiti in altri Tribunali per questioni di "competenze"  territoriale. Lo ha spiegato l'avvocato Federico Cecconi, legale di Silvio Berlusconi, in fase di controrepliche nel processo milanese Ruby ter, insistendo per la richiesta di assoluzione "perché il fatto non sussiste". Gli "effetti" di quelle due assoluzioni dei mesi scorsi, la prima a Siena "assieme a Mariani", il pianista di Arcore, la seconda a Roma "con Apicella", lo storico amico cantante dell'ex premier, "non hanno solo una portata mediatica", ha aggiunto Cecconi. "Il processo senese e il processo romano non sono tecnicamente processi distonici e distinti rispetto a quello di oggi a Milano", ha detto ancora il legale. Nel suo intervento, tra l'altro, l'avvocato, rispondendo al gergo calcistico usato dai pm nella scorsa udienza ("la difesa tenta di dribblare il merito delle accuse"), ha detto che la Procura "ha cercato di fare una 'rabona'" chiedendo "in questa fase, come non ho mai visto" una acquisizione di atti ai giudici per smontare un'ordinanza dello stesso Tribunale. Ordinanza del novembre 2021 sulle ragazze-testi che potrebbe avere effetti sulle accuse del processo. 

Nel suo breve intervento l'avvocato Cecconi, che col collega e professore Franco Coppi aveva già chiesto l'assoluzione con l'arringa dei mesi scorsi, è partito dall'incipit dei pm nelle repliche "in cui si imputa alla difesa di richiedere al Tribunale di pronunciare una sentenza in cui si eluda in tutti i modi il merito e che dribbli l'esame delle prove nel merito". La difesa, ha detto il legale, "ha depositato una memoria di 300 pagine in cui si confutano tutti gli elementi portati dalla Procura". La Procura, invece, "ha cercato di fare una `rabona´" perché "ha avanzato in sede di replica una richiesta mai sentita in questa fase, chiede che vengano acquisiti tutti i documenti contenuti" in un faldone di indagini "per meglio consentire al Tribunale, dicono, di procedere a revocare" l'ordinanza sulle ragazze-testi, che potrebbe "cancellare" le accuse del processo. E rispondendo al legale di parte civile (la Presidenza del Consiglio) Cecconi ha spiegato che dal punto di vista tecnico-giuridico non si può dire che la "sentenza Mills della Cassazione non ha rilievo" in questo caso. "La Cassazione indica - ha chiarito - la doverosità del Tribunale di verificare lo status del soggetto chiamato a testimoniare". E poi ancora sulle due assoluzioni: "Il pm si dimentica forse che dal 17 novembre scorso non si deve parlare solo di Siena, ma anche del processo romano in cui ugualmente Berlusconi è stato assolto, sempre perché il fatto non sussiste". 

Avvocato Presidenza del Consiglio: "Corruzione è un reato grave"

La corruzione in atti giudiziari, contestata a Silvio Berlusconi nel processo milanese sul caso Ruby ter, è un "reato particolarmente grave e offensivo" per gli effetti che provoca "sulla funzione giurisdizionale". Lo ha detto, in fase di controrepliche nel dibattimento a carico anche di altri 28 imputati, l'avvocato Gabriella Vanadia, che rappresenta la Presidenza del Consiglio come parte civile. Avvocato che ha già chiesto in un'udienza di fine maggio scorso che "tutti gli imputati", tra cui il leader di FI, e "ad esclusione di Pedrini", per cui la stessa Procura ha chiesto l'assoluzione, vengano condannati anche ad un "risarcimento a favore della Presidenza del Consiglio" con una "provvisionale di risarcimento da 10 milioni di euro per la corruzione in atti giudiziari e di 500mila euro per le false testimonianze". Oggi nel suo intervento, il legale Vanadia ha contestato la lettura, dal punto di vista giuridico, della difesa del Cavaliere della "sentenza Mills" sul reato di corruzione in atti giudiziari. Quello che va "punito e sanzionato»" secondo il legale della Presidenza del Consiglio, "è semplicemente l'accordo per sviare la giustizia e svenderla, basta questo perché si configuri reato". Il legale, infatti, ha respinto la tesi difensiva sull'ordinanza dei giudici della settima penale che hanno dichiarato nel processo inutilizzabili tutti i verbali delle ragazze resi nei processi Ruby (le presunte false testimonianze), perché le giovani, secondo il Tribunale, andavano già indagate dal marzo 2012 e sentite in aula con la garanzia dei testimoni assistiti da avvocati. Cosa non avvenuta. Per la difesa, in sostanza, non essendo più testi non c'è la corruzione, mentre Vanadia ha replicato che "Il reato di corruzione in atti giudiziari si può certamente applicare in questo caso". Perché si punisce "l'accordo corruttivo". 

Barbara Guerra

Barbara Guerra: "In aula per dichiarazioni spontanee"

Barbara Guerra, l'ex showgirl ospite, come altre ormai 'ex olgettine', delle serate di Arcore, ha annunciato di nuovo, attraverso il suo legale, l'avvocato Nicola Giannantoni, che vuole rendere dichiarazioni spontanee nel processo milanese sul caso Ruby ter. E vuole farlo nella prossima udienza del 15 febbraio, fissata e confermata oggi dai giudici della settima penale come quella in cui arriverà la sentenza. La giovane, che rischia 5 anni di reclusione come da richiesta dei pm, in più occasioni nel corso del processo nel 2021, assieme ad Alessandra Sorcinelli, aveva attaccato Berlusconi dicendo di essere pronta a parlare e a dire la verità. Poi, però, le due avevano sempre rinunciato a interrogatori e dichiarazioni in aula. Oggi alla fine della discussione il suo legale ha annunciato ancora una volta ai giudici che la ragazza sarà in aula prima del verdetto. La difesa del leader di Fi nell'arringa, tra l'altro, aveva parlato dei "tentativi di ricatto" da parte di alcune giovani, tra cui la stessa Guerra.