REDAZIONE CRONACA

Sanremo, condannati i quindici furbetti del cartellino

C'era anche chi timbrava in mutande. Le pene vanno dagli 8 mesi a 3 anni e 7 mesi

Sanremo, i furbetti del cartellino (Ansa)

Sanremo, 30 settembre 2021 - Alla fine il giudizio è arrivato e anche pesante: 15 condanne, su un totale di sedici imputati, nel processo di primo grado per truffa ai danni dello Stato e violazione della Legge Brunetta sul pubblico impiego, ai cosiddetti '"furbetti del cartellino", accusati dell'infedele timbratura del cartellino e di essersi assentati senza giustificazione durante l'orario di lavoro. Tra loro c'era anche chi, scendeva dall'alloggio di servizio in mutande, timbrava e poi se ne andava ovunque tranne che sul posto di lavoro

Unica assoluzione quella di Rita Torre, nei confronti della quale la giudice Francesca Minieri del tribunale a Imperia ha tenuto conto della particolare tenuità del fatto. Le pene vanno dagli 8 mesi a 3 anni e 7 mesi

Per il Procuratore di Imperia, Alberto Lari  "non può che esserci grande soddisfazione per un processo certosino, con oltre trenta udienze, la prima delle quali a gennaio, con il pm Paola Marrali, che ha analizzato ogni singola vicenda, minuto per minuto, uscita per uscita. Il fatto che il giudice abbia ritenuto fondate queste ipotesi, escludendo tra l'altro la colpevolezza per molti episodi, con la difesa che ha citato tutti i testimoni per un processo completo, ci dà massima soddisfazione"  "Abbiamo apprezzato il lavoro del giudice e l'impegno del tribunale, che hanno fatto prevalere l'interesse della giustizia e dello Stato, pur trattandosi di reati prossimi alla prescrizione - ha sottolineato Lari -. Una sentenza che ci conforta anche in relazione all'impugnazione delle assoluzioni in abbreviato (del giudice Paolo Luppi, ndr), le quali confermano che abbiamo fatto bene a procedere in Appello. Due sentenze chiaramente opposte e noi speriamo che prevalga questa tesi".