Stop al caldo ma gli sbalzi di temperatura portano covid e virus parainfluenzali. E per chi soffre alla schiena son dolori. Come difendersi?

Anche la riapertura delle scuole favorirà l’ondata di malattie e le temperature più basse incidono sulla pressione arteriosa. I consigli degli esperti

I previsti sbalzi di temperatura conseguenti alla fine del gran caldo potrebbero portare un'ondata di malattie respiratorie e virus parainfluenzali  (Immagine d'archivio)

I previsti sbalzi di temperatura conseguenti alla fine del gran caldo potrebbero portare un'ondata di malattie respiratorie e virus parainfluenzali (Immagine d'archivio)

Milano, 4 settembre 2024 – Il gran caldo (forse) sta finendo ma gli sbalzi termici e la riapertura delle scuole faciliteranno la circolazione, oltre che del Covid, di infezioni respiratorie. In particolare di rinovirus, enterovirus e virus parainfluenzale tipicamente legati all'altalena delle temperature. Quindi prepariamoci". Lo afferma Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano e lo conferma Giorgio Sesti, presidente Simi, Società italiana di medicina interna, aggiungendo che anche l’apparato muscolo-scheletrico sarà sotto attacco soprattutto per chi ha già problemi.

Vie respiratorie sotto attacco

Il passaggio dal caldo estremo a temperature più miti o addirittura fredde "riduce la capacità di protezione delle vie respiratorie - spiega Pregliasco - Ecco perché andiamo incontro a questi virus che mettono a rischio la salute di bambini, anziani e fragili perché soggetti più vulnerabili". In particolare i bambini, "perché a scuola hanno maggiori possibilità di stare a contatto tra di loro, in ambienti ristretti e condivisi, e vista l'età non sono attenti al distanziamento".

Attenti alla pressione

Gli sbalzi temici "fanno male alla salute perché il nostro organismo ha bisogno di tempo per adattarsi alle condizioni climatiche. Se fino a ieri avevamo un caldo torrido e la pressione arteriosa più bassa, il crollo delle temperature, in alcuni casi anche di 10 gradi, comporta una vasocostrizione e la pressione arteriosa aumenta. Quindi, tutti i soggetti cardiopatici e ipertesi che in estate avevano ridotto i farmaci per l'ipertensione devono rivedere la terapia con il proprio medico e tornare ai dosaggi pre-estivi", spiega Giorgio Sesti, presidente Simi, Società italiana di medicina interna.

Problemi osteo-articolari

Da non sottovalutare "le persone con problemi osteo-articolari perché con le basse temperature dolori, disturbi e infiammazioni all'apparato muscolo-scheletrico peggiorano", sottolinea lo specialista. Quindi per prima cosa "devono abbigliarsi in modo congruo e fare ginnastica". Una raccomandazione che vale per tutti, "anche per chi fa sport all'aria aperta: indossare sempre indumenti adeguati per il periodo".