Scala, l’altra Prima: 10 minuti di applausi per il balletto Coppélia

L’étoile Nicoletta Manni e il tributo degli spettatori, in piedi per la nuova versione del capolavoro del 1870. Fra ironia e tradizione un omaggio all’Ucraina

Nicoletta Manni in Coppélia

Nicoletta Manni in Coppélia

Milano, 17 dicembre 2023 – Dieci minuti di applausi e pubblico in piedi per l’altra Prima della Scala. La stagione di ballo del Piermarini ha fatto a gara con il Don Carlo per il consenso degli spettatori. Prima assoluta della coreografia di Coppélia ideata da Alexei Ratmansky, che la ha realizzata appositamente per il teatro milanese, e il primo spettacolo in cui danza Nicoletta Manni da quando è stata nominata étoile il mese scorso. Coppélia è uno dei grandi balletti della tradizione, dal debutto avvenuto nel 1870 all'Opéra di Parigi. Ratmansky, uno dei coreografi più ricercati a livello internazionale, ne dà una lettura aggiornata. Swanilda (Manni), la protagonista che si sostituisce alla bambola meccanica del Dottor Coppelius (Christian Fagetti) salvando in questo modo il fidanzato Franz (questa sera Timofej Andrijashenko, primo ballerino e nella vita marito di Manni) è una donna indipendente. Proprio sui danzatori della Scala Ratmansky ha creato una nuova versione del classico sulle note di Léo Delibes eseguita dall'orchestra della Scala diretta da Paul Connelly, con scene e costumi di Jérôme Kaplan e luci di Marco Filibeck. Un balletto impegnativo per l'intero corpo di ballo, capace di unire umorismo e tradizione.  Nell’allestimento all'apparenza tradizionale non mancano riferimenti al presente, come la dedica all'Ucraina. La Galizia, regione dell’ambientazione, si trova in Ucraina, «Paese dal quale provengo e a cui dedico questa nuova creazione. La forza con la quale sto affrontando questo progetto - ha spiegato Ratmansky, naturalizzato americano - vuole essere una celebrazione della vita in un momento in cui ci troviamo di fronte a una tragedia». Le repliche di Coppélia continueranno fino al 13 gennaio.