Rappresenta uno degli esempi più chiari dell'architettura tardo medievale in Lombardia. Il restauro, avviato nel 1998, si concluse nel 2001, con la riapertura al pubblico in ottobre.
Due scale portano alle sale superiori: una, più grande, è formato da scaglioni di mattoni separati da cordoni di sasso (si poteva salire a cavallo), l'altra, più piccola, è completamente affrescata. I saloni sono decorati con affreschi cinquecenteschi che raccontano le gesta di Gian Giacomo Medici. Aperto il sabato e la domenica, al pomeriggio.